Il Napoli è ancora senza allenatore. Si pensava che con l’addio di Benitez, De Laurentiis fosse già pronto con una valida alternativa. Magari con un tecnico capace di ridare morale ad una piazza delusa per come era finita la stagione. Nulla di tutto ciò. Don Aurelio ha provato a dare una continuità spagnola cercando di convincere Emery su consiglio di Quilon ma senza Champions League il tentativo è andato vano. Il trainer iberico ha tentennato per i 3,8 milioni offerti ma sembra che voglia rimanere al Siviglia per giocarsi le sue chance nell’Europa che conta. Ci credeva a questo progetto il produttore cinematografico. Pensava che con un giovane e vincente trainer si potesse ricominciare a fare bene dopo un anno deludente dal punto di vista dei risultati e a tratti anche del gioco. Va detto, Rafa nella sua seconda gestione non ce l’ha fatta a far crescere il gruppo e anche le motivazioni di una piazza che nell’ultimo mese l’ha odiato calcisticamente. Sarà andato anche al Real ma con il Napoli ha fallito addirittura l’obiettivo minimo del terzo posto.
Per non parlare della semifinale di Coppa Italia persa con la Lazio e dell’eliminazione in Europa League con il Dnipro. Sinisa Mihajlovic sarebbe stato il giusto sergente di ferro per una squadra che avrebbe avuto bisogno di tanto carattere per vincere determinate partite. Il serbo ha aspettato una chiamata da De Laurentiis fino a qualche giorno fa. Prima che Carletto Ancelotti dicesse di no a Berlusconi. Quando l’ex Real ha rifiutato l’offerta rossonera, Galliani, su consiglio del Cavaliere, ha telefonato a Mihajlovic e nel giro di poche ore l’affare è andato in porto. Non è statp uno scippo ma una attesa lunga di De Laurentiis che adesso si è trovato spiazzato. Certo, di allenatori che vorrebbero lavorare con il Napoli ce ne sono ma si deve indovinare quello giusto altrimenti si rischia di ripetere un Donadoni bis. E non sarebbe il caso. Soprattutto dopo le macerie di quest’anno. Il patron avrebbe voluto un iberico perchè ci sono molti calciatori che parlano spagnolo. Ma sarebbe il caso di puntare di nuovo su un italiano. Che conosce il nostro campionato e sa come si vincono determinate partite. Non sono pochi coloro i quali che aspettano una chiamata. Adesso alla lista si è aggiunto anche Sarri. Il tecnico del miracolo ad Empoli ha litigato con la dirigenza e ha rassegnato le dimissioni. Stando sulla piazza potrebbe essere una bella scommessa per De Laurentiis ma il Napoli non può rischiare. Ci sarebbe Prandelli che, però, non ha fatto benissimo nelle ultime due stagioni. Al presidente è sempre piaciuto sin dai tempi della Nazionale. Spalletti poi ha fatto sapere che lui aspetta una chiamata dall’Italia e siccome non ci sono tante panchine libere, quella del Napoli potrebbe essere l’ideale. Il toscano ha una caratura diversa, fece bene con la Roma prima di andare a vincere in Russia con lo Zenit di San Pietroburgo. Anche lui ha avuto dei contatti con De Laurentiis. La ciliegina potrebbe essere Montella che, però, è legato alla famiglia Della Valle alla quale il patron non farebbe mai una scortesia. Vincenzino tornerebbe alla casa madre dalla porta principale per guidare la sua squadra del cuore. A chiudere la lista c’è Di Matteo. Dopo la Champions vinta con il Chelsea, è andato allo Schalke 04 ma non ha impressionato. I petali della margherita sembrano finiti ora spetta a De Laurentiis sfogliare quella giusta per evitare di fallire un’altra stagione.
fonte: il roma
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