La scelta di mettere in vendita su internet i biglietti delle partite interne del Napoli è sicuramente un punto di svolta molto atteso. Ma la società ha voluto contemporaneamente sfoderare quest’arma per provare ad arginare, se non debellare, il fenomeno del bagarinaggio. Come? La decisione di consentire la vendita dei biglietti per le partite interne del Napoli soltanto ai possessori della “Azzurro Card”, ovvero la tessera del tifoso, non è per nulla casuale.
Utilizzando la tessera, infatti, il tagliando virtuale una volta acquistato su internet, viene caricato direttamente sulla card. A questo punto basterà recarsi allo stadio con il documento e la stampa del “segnaposto” che indicherà dove bisogna accomodarsi, e che ogni tifoso dovrà stamparsi. Con questo metodo si elimina, di fatto, il biglietto cartaceo. Se il biglietto virtuale non fosse caricato sulla tessera, i tifosi dovrebbero stamparsi un vaucher con la ricevuta di pagamento e poi recarsi a uno dei botteghini dello stadio per ritirare il biglietto fisico.
Una procedura identica a come avviene per la Roma, la Lazio, o l’Inter, ad esempio. Il Napoli, invece, eliminando il collegamento internet- biglietto fisico proverà a stroncare il bagarinaggio, almeno per quanto riguarda la vendita online. C’è un problema però. La lodevole strategia del Napoli, che dimostra di essere sensibile al fenomeno bagarinaggio che tanto manda in bestia i tifosi, tozza con la disorganizzazione delle Poste Italiane, che tutt’oggi non hanno ancora fisicamente consegnato la tessera a tutti quelli che l’hanno sottoscritta.
O peggio, molti tifosi l’hanno avuta, ma con i dati o addirittura la foto sbagliata. In questo modo molti sottoscrittori della card, che però non possono usarla, al momento non possono acquistare i biglietti online. Oltretutto, alcune associazioni di tifosi hanno voluto sottolineare come l’obbligo di sottoscrivere la tessera del tifoso per acquistare i biglietti su internet taglia fuori una parte di tifosi, ed inoltre stona con la direttiva della Legge Maroni, che obbliga a possedere la tessera solo per acquistare i biglietti per le trasferte o sottoscrivere gli abbonamenti. Ovviamente, la vendita online sarà affiancata da quella classica, ma se questa decisione servisse ad eliminare il bagarinaggio, ben venga…
La Redazione
C.T.
Fonte: Il Roma
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