Meno di mezz’ora di visita tra le dorate mani del dottor De Nicola, poi un’altra risonanza magnetica nella vicina clinica di Pineta Grande, tre giorni dopo l’ultima ecografia che aveva già sgombrato il campo dai dubbi e dagli equivoci. «Esito negativo» (le parole sono di sscnapoli.it). «Il Matador si è allenato regolarmente col gruppo. Oggi si verificheranno le sua condizioni dopo l’allenamento», conclude il sito ufficiale del club azzurro.
Cavani è fuori dal tunnel, sette giorni dopo il suo stop nel corso della rifinitura pre-Chievo. Il Napoli prova ora a dare coraggio al timoroso Cavani, dopo l’ennesimo test clinico finalizzato a sgombrare la sua mente dalle tante paure che l’assalgono in queste ore: quel lieve disagio è pochissima roba. Un infortunio ben individuato fin dall’inizio e mai sottovalutato. Il suo recupero, al contrario, è stato breve ma tormentato, con una serie di tentativi andati a vuoto che hanno compromesso, probabilmente, il rendimento del Napoli.
Anche Mazzarri, ricevute le rassicurazioni sanitarie sta provando a convincerlo che quel piccolo dolorino che continua ad avvertire in prossimità dei flessori della coscia sinistra non è niente altro che una insignificante infiammazione. Con cui si può giocare e convivere. La conferma è arrivata, nel caso ci fosse un’ulteriore necessità, dalle analisi radiografiche di ieri mattina. Viste, esaminate e riesaminate a lungo dallo staff sanitario del Napoli. Che insiste nel mettere tra i disponibili per la gara di domani il Matador.
Cosa farà Mazzarri? Intanto ha già iniziato la sua opera psicologica. Si è intrattenuto a lungo a chiacchierare con il suo bomber, cercando di capire i motivi del suo disagio. Ora decisivo sarà la partitella di oggi pomeriggio, 20 minuti a tutta velocità che serviranno al Matador per dire sì.
È evidente che Edi ha qualche paura: teme che dietro l’infiammazione si nasconda qualcosa d’altro. E che quindi, giocando, rischi di peggiorare la situazione. Ma ieri si è allenato regolarmente con la squadra, rientrando nel gruppo e lavorando insieme al resto della squadra, cosa che non faceva da diversi giorni. Poi ha trascorso il resto della sua giornata con Pondrelli, svolgendo un po’ di esercizi e tanta corsa. Il suo trauma si cura così. A fine giornata la conferma attesa: la guarigione del Matador è perfetta ed è praticamente completata. Edi Cavani può scacciare ogni eventuale residuo dubbio: non corre – secondo i medici del Napoli – neppure pericolo di ricadute pericolose.
Ovvio, però, che tocca a Cavani fidarsi e cancellare le ombre sulla sua presenza contro il Toro. E i dubbi di Cavani spaventano Mazzarri che neppure ieri ha potuto tirare un sospiro di sollievo. La resurrezione del Matador appare scontata, praticamente certa. Ma impossibile dirlo con certezza assoluta.
Certo è che in queste ore Cavani ha ancor più capito cosa significa essere un insostituibile. Al di là delle parole di miele e dell’evidenza dei numeri, a pesare è soprattutto l’incidenza del cecchino uruguaiano sulla rotta del Napoli. Il suo infortunio stupisce perché Edi non ha la fama di uno con le gambe vulnerabili. Salta anche il Torino, invece, il colombiano Zuniga: la lesione non si è risolta ma l’esito dell’ecografia è più incoraggiante. Nessun problema per Pandev, ieri a riposo per un dolore alla caviglia: uno stop più che altro prudenziale.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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