Le due sberle rimediate a Varese sono un amaro ricordo. La Juve Stabia riscatta subito lo stop di sabato e compie altri tre passi verso la salvezza. A pagare dazio è il Vicenza di Cagni, una diretta concorrente. Quasi una sorta di derby nel ricordo di Romeo Menti, l’ex calciatore del Torino scomparso nella tragedia di Superga al quale sono intitolati gli stadi delle due squadre. Alla Juve Stabia basta un gol di Scognamiglio, un difensore, per legittimare la propria supremazia. È il 18′ della ripresa quando il centrale, con un tap-in sotto porta, sfrutta l’assist di Cazzola dopo un angolo di Tarantino. Ma a meritarsi un ruolo da copertina è anche Colombi, che nell’ultimo giro di lancette blinda la vittoria superandosi sul colpo di testa di Baclet, l’ex di turno premiato dagli ultras gialloblù prima della gara. Un bel segnale per il direttore tecnico dell’Atalanta (proprietaria del suo cartellino) Pierpaolo Marino, il quale smentisce, definendola notizia da fantacalcio, l’indiscrezione relativa a un suo presunto interessamento per portare Zalayeta in gialloblù.
Braglia, ancora una volta, sorprende tutti rivoluzionando la squadra. Baldanzeddu, Erpen, Danilevicius si accomodano in panchina, mentre Di Tacchio non è in distinta. In campo Maury, Raimondi, Scozzarella e Mbakogu. La Juve Stabia, in tribuna seguita anche da Guido Lembo, è sempre in partita. A Molinari e Scognamiglio tocca neutralizzare Baclet (al 26′ ci prova dalla distanza), mentre a Maury, insidioso in attacco (al 30′ salva Frison), e Dicuonzo viene affidato il compito di presidiare le corsie e di sostenere la spinta propulsiva di Raimondi e Zito, che quando va a segno (27′) si vede strozzare in gola l’urlo di gioia per il fuorigioco di Mbakogu. A centrocampo Cazzola (il giallo rimediato nel finale gli farà saltare la sfida di Padova) è superlativo. Nel finale colpisce anche la traversa. Scozzarella viaggia a una velocità leggermente inferiore ma tale da contribuire a mettere in difficoltà la linea mediana biancorossa schierata a quattro con Paro posizionato davanti alla difesa. Sau e Mbakogu, invece, provano a pungere. L’attaccante sardo regala l’illusione ottica del gol (29′) ma il pallone finisce la corsa sull’esterno della rete. Ma il gol arriverà nella ripresa, sette minuti dopo un’azione pericolosa confezionata dai gialloblù, passati al 4-2-3-1, spezzata in angolo da Gavazzi. A decidere è Scognamiglio, che sei minuti dopo il suo primo gol in B protegge Colombi deviando in angolo un tiro di Mustacchio. Braglia, dopo aver lanciato nella mischia Tarantino e Danilevicius, schiera, come quinto di difesa, anche l’esterno sinistro Baldanzeddu. Nel finale la traversa di Cazzola (47′) e l’intervento capolavoro di Colombi (48′).
Soddisfatto Braglia:
«Sono entusiasta della squadra – dice – altrove, con tutto ciò che ci è successo, avrebbero cominciato a piangere. I calciatori si sono rimboccati le maniche e stanno facendo il massimo per recuperare i punti della penalizzazione, senza la quale parleremo di una grandissima Juve Stabia».
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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