NAPOLI – Al diavolo le prelazioni, al diavolo (cui peraltro si farà visita fra appena cinque giorni) le file sfiancanti e le albe passate sotto i neon intermittenti delle ricevitorie. Al diavolo pure i blocchi del sistema per le prenotazioni, lo stress da botteghino, i trasporti pubblici contrassegnati da un enorme punto interrogativo sul display, ma anche quelli nazionali ed internazionali coi loro eccessivi carichi di precarietà ed approssimazione. E’ passato (quasi) un anno e sette mesi da quel Napoli-Chelsea dei record (d’incasso) e dei rimpianti (magari quello di non aver fatto un gol in più), ma tutti sono lì, pronti a rituffarsi in apnea nella nuova impareggiabile avventura fra i grandi d’Europa.
L’URLO – Pronti ad indossare la mimetica assieme alle truppe d’assalto Rafeliane, intonando nuovamente a squarciagola quel motivetto prolungato che piace tanto. Il tuono del San Paolo prima del fischio d’inizio, il grido di battaglia (sportiva) per caricare i nostri ed intimorire i teutonici. Napoli-Borussia Dortmund , domani ore 20,45, assolutamente esserci, perché è sicuro e nemmeno poco, che dalla notte del Chelsea “matato” i cuori azzurri non hanno fatto altro che pensare a ciò. Alla nuova imperdibile occasione. In casa, con i vicecampioni di Klopp, quelli che pochi mesi fa hanno conteso la Champions al Bayern del Triplete. E che vuoi di più.
LA CACCIA – Al biglietto, con fasi anche convulse. Con resse e tensioni, in alcuni momenti un po’ sopra le righe. Caccia aperta al tagliando, senza esclusione di colpi (dopo le prelazioni degli abbonati) e alla fine chi è dentro è dentro: “Io ce l’ho fatta!”. Rossano, aiuto cuoco, a petto in fuori: «Ho perso cinque ore fra un paio di ricevitorie, ma ci avrei dedicato anche un giorno intero. Alla fine è andata bene. Di certo non avrei potuto permettermi le tribune più costose, ma mai avrei rinunciato».
GLI ADDOBBI – Febbre che sale fatalmente, e nessuno si meraviglia se la città è già in subbuglio da diverse settimane. Se nei giorni scorsi, fra bar, uffici e taxi, si stava a disquisire più dell’arrivo del Borussia che di quello dell’Atalanta. Ma, in certi casi, questo è tacito, “ubi maior minor cessat”. Addobbi, non già i natalizi ma quelli comparsi su muri, balconi e ogni genere di superfice. Bandiere e striscioni sono spuntati come funghi in ogni quartiere, le sciarpe “Napoli vs Borussia” in vendita già da sabato sera in tutta l’area dello stadio e nel resto della città.
LA CORSA – Al biglietto, per intenderci, per i posti migliori ma anche per tutto il resto. Figuriamoci. E non solo da Napoli, provincia e regione, ma pure dalla penisola intera e da fuori. Con rappresentanze tedesche, svizzere e spagnole (persino dall’Australia, un ragazzo di Cava de’ Tirreni), perché mancare genererebbe non pochi rimpianti. Intanto prove tecniche di gemellaggio coi tedeschi, da organizzare nelle ore che preludono al match. Oltre un paio di migliaia in un mare di 60mila (già venduti). Sì, perché ormai restano solo pochi ticket della Posillipo, col record di spettatori di Napoli-Bayern (60074) già virtualmente superato. Sessantamila e più ugole che già fanno “stretching”.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
L.D.M.
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