ANCORA IMBATTUTA– Trentacinque turni ed ancora imbattuta, ma non è solo questo. La ‘Vecchia Signora’ non mostra segni di stanchezza, anzi. Sempre più in palla e decisa a raggiungere il titolo. Nella mente un imperativo categorico che tutti condividono mostrandosi ingranaggi ben oleati di una macchina perfetta. Tutti corrono ad ammirarla compresi i vecchi vincitori come Platini e Boniperti. A Novara,sotto gli occhi del glorioso passato, i bianconeri scrivono un’altra pagina della favola che sta per divenire realtà. Sempre più decisivo Vucinic che apre i giochi con un delizioso tocco all’incrocio su suggerimento di Pirlo( decimo assist per il centrocampista). Il vantaggio ospite spegne l’ormai condannato Novara che crolla sotto i colpi di Borriello e Vidal. La chiosa è affidata ancora a Vucinic per la doppietta personale. Vince anche il Milan che rimane a tre punti. Il ‘Diavolo’ però deve aspettare un errore del senese Brkic per aprire le marcature con Cassano. Fantantonio è ispiratissimo, regala giocate di classe ed assist a profusione come quello che porta al raddoppio di Ibra. Il Siena però non molla ed all’ 86’ accorcia con Bogdani. Ci pensa allora Nocerino. Sarà la maglia numero 22 che fu di Kakà,certo è che il gol del napoletano è da stropicciarsi gli occhi: Surplace a imbambolare la difesa bianconera e palla all’incrocio. Il quarto gol dei ‘diavoli’ è ancora frutto di Cassano che libera Ibrahimovic per il 26° gol dello svedese, sempre più capocannoniere.
CHE LOTTA PER LA CHAMPIONS– E’ entusiasmante il finale di stagione per l’assegnazione dell’ultimo posto Champions con quattro squadre appaiate a 55 punti. Nel posticipo l’Udinese torna a sperare, piegando la diretta concorrente Lazio. Dopo un primo tempo di studio con i friulani più pericolosi grazie al motivato Pinzi, ci pensa il solito Di Natale al 24’ della ripresa a mandare in visibilio i tanti accorsi al Friuli. I ‘biancocelesti’ spingono cercando in pieno recupero di riacciuffare il risultato con Marchetti in avanti sull’ultimo angolo, quando un fischio dagli spalti confonde i giocatori biancocelesti che si fermano pensando sia finita la partita, mentre i bianconeri continuano a giocare segnando il 2-0 con Pereyra.Ne scaturisce una furibonda protesta dei laziali, volano spintoni e ‘vaffa’ che producono l’ espulsione di Dias e probabilmente di Marchetti,che inviperito strattona l’arbitro. Ringrazia il Napoli, che all’Olimpico regala un tempo alla sprecona Roma. I giallorossi collezionano miriadi di palle gol, ma gioiscono solo una volta con Marquinho. Ripresa a tinta unica, azzurra. Zuniga pareggia con un diagonale esplosivo, poi occasioni a ripetizione mal sfruttate fino al solito sussulto di Cavani. E’ Simplicio nel finale a sfruttare l’ennesima disattenzione della retroguardia partenopea e fissare il punteggio sul 2-2. Pareggio che non evita la contestazione dei supporters giallorossi, ormai stufi del credo tattico di Luis Erique. L’Inter trema contro il già retrocesso Cesena, ma si impone in rimonta con una fortunata conclusione di Obi ed una capocciata di Zarate a sfatare l’illusione di Ceccarelli. Finissero così le cose, ne godrebbe il Napoli che, a pari punti con Udinese, Inter e Lazio, avrebbe dalla sua la classifica avulsa (punti negli scontri diretti).
APOCALITTICI E RILASSATI – Ci sono squadre che ormai non hanno molto da chiedere a questo campionato. Si pensi a Cagliari e Chievo, ormai già in vacanza. Il pareggio alla camomilla nella ospitale Trieste è il risultato più ovvio tra due squadre che possono pianificare la prossima stagione in massima serie. Qualche rimpianto in più per chi,come Montella, aveva ambizioni europee, che seppur vive, risultano difficilmente raggiungibili. Tanto Catania a Palermo, ma il derby finisce in parità. Prova di grande sostanza degli ‘elefantini’ al Renzo Barbera che passano in vantaggio con un raid offensivo di Le Grottaglie e dominano per lunghi tratti l’odiato rivale. Troppi però gli sprechi ed alla fine il gol di Miccoli su svista di Carrizzo fissa il risultato sul definitivo 1-1. Ne approfitta il Parma che acciuffa la squadra di Montella inguaiando il Lecce. I ducali espugnano il Via del Mare con una ripresa perfetta. Giovinco firma il vantaggio con una punizione da play station. Raddoppio del difensore-goleador Paletta che rende vano il gol di Tomovic. Si rilassa l’Atalanta, che aspettando i risvolti dell’operazione ‘Last-bet’ è matematicamente salva. Vittoria più che convincente per gli orobici con un Denis in grande spolvero. E’ proprio ‘El Tanque’ ad aprire le marcature con una bella inzuccata. La risposta dei viola non arriva e così ci pensa il giovane di belle speranze Bonaventura a far calare il sipario sulla sfida salvezza con la Fiorentina. I viola però possono stare sereni grazie alla vittoria del Bologna. Sempre più nera, se non apocalittica la situazione del Genoa, che in Emilia gioca un primo tempo vergognoso facendosi infilare prima da Portanova e poi da Ramirez. Il gol di Palacio è presto reso vano da Garics. Non bastano gli ultimi minuti del ‘Grifone’ giocati alla morte con il gol di Jorquera che non evita l’ennesima sconfitta per una classifica da retrocessione.
Risultati e marcatori 35° giornata
Cagliari – Chievo 0-0
Palermo – Catania 1-1
26° Legrottaglie (C), 48° Miccoli (P)
Roma – Napoli 2-2
42° Marquinho (R), 49° Zuniga (N), 68° Cavani (N), 88° Simplicio (R)
Bologna – Genoa 3-2
25° Portanova (B), 38° Ramirez (B), 60° Palacio (G), 68° Garics (B), 78° Jorquera (G)
Atalanta – Fiorentina 2-0
12° Denis, 52° Bonaventura
Inter – Cesena 2-1
58° Ceccarelli (C), 60° Obi (I), 73° Zarate (I)
Lecce – Parma 1-2
68° Giovinco (P), 79° Paletta (P), 84° Tomovic (L)
Novara – Juventus 0-4
17° Vucinic, 40° Borriello, 51° Vidal, 64° Vucinic
Siena – Milan 1-4
27° Cassano (M), 30° Ibrahimovic (M), 84° Bogdani (S), 90° Nocerino (M), 90°+6 Ibrahimovic (M)
Udinese – Lazio 2-0
69° Di Natale, 90°+4 Pereyra
A cura di Francesco Pugliese
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