Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport tornando a parlare di quello che è accaduto domenica al San Paolo, ovvero del rigore concesso col Var al Napoli in pieno recupero: “Il punto focale della vicenda, del fallo di mano di Cacciatore, non è stabilire se il rigore ci fosse o meno ma scoprire che esiste una tecnologia capace di valutare oggettivamente casi come quello di domenica. Non mi risulta che in alcuna riunione o incontro ufficiale si sia mai parlato di questo supporto del quale abbiamo avuto poi cognizione dalla tv e da Rizzoli. E immagino che una struttura del genere, simile a quella della Goal Line, abbia bisogno di altri sistemi tecnologici altamente evoluti, anzi di più.
Al centro del sistema-calcio va sistemato il tifoso, che ci sostiene non solo con gli sforzi economici ma anche con la passione e con la fede. Assumere decisioni che restano incomprensibili, e non soltanto per loro, vanifica i sacrifici, smorza gli entusiasmi e poi diventa complicato, quasi impossibile, spingere la gente allo stadio o chiedergli di acquistare abbonamenti per la pay-tv”.
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