Sui recuperi fisici il preparatore Ferretto Ferretti (il secondo da sx):
«Vedo il bicchiere mezzo pieno dopo la partita con una squadra come la Juve».
insegna preparazione atletica al supercorso di Coverciano per allenatori.
Professore come si spiega un calo fisico così evidente tra primo e secondo tempo?
«È l’inevitabile dazio che si paga per la partecipazione alla Champions ed emerge più chiaramente quando si affronta un avversario impegnato in una sola competizione. C’è anche un altro aspetto, la “spremitura” psicologica dei giocatori: non sempre si può essere al top fisicamente e mentalmente, ricaricandosi all’estremo dopo un impegno».
Ha speso troppo il Napoli primi 45′?
«L’alta intensità dimostra che la squadra sta bene, merito del lavoro di Mazzarri e del professor Pondrelli. D’altra parte, occorreva un tale ritmo contro avversari forti fisicamente e atleticamente come quelli della Juve».
Rosa troppo corta, forse.
«Anche le squadre che hanno un organico più folto e più qualitativo fanno giocare, alla fine, sempre gli stessi calciatori. Non è da tutti mettere in difficoltà una squadra come quella di Conte. Sarà importante arrivare bene alla fase finale e questo è possibile soltanto avendo non soltanto grande forza fisica e tecnica, ma anche psicologica».
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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