“Organizziamo un’amichevole, una partita della pace tra Roma e Napoli per ristabilire regole di civiltà e non dimenticare quanto accaduto a Ciro Esposito”. Giuseppe Pecoraro, prefetto di Roma, è ancora scosso dopo la morte del tifoso napoletano. Le immagini di quella che è diventata la maledetta notte della finale di Coppa Italia sono tutte impresse nella memoria, vivide e indelebili come se tutto fosse appena accaduto: l’agguato dei romanisti non lontano dallo stadio Olimpico, la pistola nelle mani di un ultrà già conosciuto come violento e pericoloso, il rumore dei colpi, il corpo insanguinato sul selciato tra vani tentativi di fermare il sangue, i soccorsi in ritardo. E poi la tensione esplosa nello stadio, le minacce degli ultrà napoletani e le telecamere che immortalavano Genny ‘a carogna.
Fonte: Il Mattino
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