Posillipino emigrato a Milano, Luciano Buonfiglio è il presidente della Federcanoa che martedì ha celebrato l’oro di Daniele Molmenti. «Questi atleti sono un esempio. Grandi sacrifici, allenamenti intensi, prestazioni esemplari, mai una polemica o un eccesso: noi non facciamo gossip o gol con la mano». Ex manager assicurativo e bancario («A 62 anni sono andato in pensione per dedicarmi a tempo pieno a questa attività»), il fratello Giuseppe allenatore presso la sezione del Posillipo («Il migliore della famiglia»), il presidente ha un passato da atleta. «Ho cominciato con il nuoto, dopo il trasferimento a Milano sono passato alla canoa: faceva troppo freddo per andare in piscina…».
Un’Olimpiade alle spalle, quella di Montreal ’76, e poi una lunga carriera dirigenziale. Dal 2005 presidente della Federcanoa, Buonfiglio ha iniziato cinque anni fa un’opera di contenimento dei costi e contemporaneamente di rilancio. «Ho dedicato un pensiero al premier Monti dopo l’oro di Molmenti perché noi la spending review l’abbiamo iniziata da tempo, facendo attenzione al centesimo. L’oro di Daniele è la sintesi di un lavoro intenso sotto l’aspetto tecnico, sanitario e logistico, supportato dal Coni e dagli studi con la Ferrari. Risultati come questo non arrivano per caso. Purtroppo siamo l’unica nazione a non avere un bacino artificiale e siamo costretti a spendere dai 120 ai 150mila euro all’anno per consentire ai nostri atleti di allenarsi all’estero. Ne ho parlato con il presidente Petrucci e il segretario generale Pagnozzi. Intanto, la medaglia di Molmenti ci ripaga di tanti sacrifici».
Buonfiglio vorrebbe regalare un evento a Napoli, la sua città. «Mi piacerebbe organizzare nelle acque di via Caracciolo i Mondiali di canoa-polo, uno sport nel quale il Posillipo eccelle. C’è una forte attenzione verso gli altri sport in questo periodo, vorremmo contribuire anche noi. L’organizzazione di un Mondiale non è agevole, però siamo pronti a lanciare la candidatura. Quando torno a casa, vedo tanti problemi, però c’è voglia di riscatto e servono esempi vincenti, partendo dalla base, senza aspettare l’intervento delle istituzioni». Il messaggio al sindaco de Magistris è stato lanciato. «Il movimento canoistico in Campania è eccellente, c’è un ricambio costante. Il Posillipo è un punto di riferimento dell’attività, realtà interessanti sono a Salerno e Agropoli, mentre a Policastro c’è il popolo dell’attività fluviale. Sergio Avallone, il presidente del comitato campano, è dinamico e attento allo sviluppo dell’attività. Mi auguro di riuscire a perfezionare il progetto di una manifestazione internazionale a Napoli». Magari con Molmenti ospite d’onore. Il neo campione olimpico è stato sul lungomare di via Caracciolo a fine maggio per partecipare a un evento del Coni: niente canoa, ma una gara di golf, che però non è stata da medaglia d’oro.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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