Come dice una pubblicità:
«Toglietemi tutto ma non il Pocho».
Si può sintetizzare così il pensiero di Walter Mazzarri che su Lavezzi punta a occhi chiusi, dal primo momento. Se sta bene è una specie di intoccabile dioscuro, se sta così così il discorso non cambia, se soffre di qualche acciacco, soffre con lui il Napoli e la sua gente. È, insomma, un intoccabile sia nel cuore dei tifosi che nel modulo mazzarriano che accompagna queste belle stagioni del Napoli. Lavezzi ha sempre giocato quest’anno saltando solo la sfida di Verona con il Chievo per infortunio. E ha ripagato la fiducia con un rendimento sempre al top, sia in campionato che in Champions. L’ultimo ad arrendersi nelle sconfitte (vedi le ultime con Catania e Bayern Monaco), fondamentale nelle vittorie importanti con Villarreal e Inter.
Carattere e personalità. Nelle sfide più attese non si nasconde, prova le giocate di sempre, diventa un punto di riferimento per i compagni. Fu così anche l’anno scorso, pesantissima la sua assenza per squalifica nel match scudetto contro il Milan al «Meazza». Nel tridente di Mazzarri è quello che garantisce la giocata geniale, fa la differenza, crea la superiorità, confonde le difese avversarie. Un difetto? La mancanza di freddezza sotto porta. I gol più belli li segna quando ci mette più istinto che ragionamento. Segnare di più è un suo obiettivo. Ma anche del suo nume tutelare Walter Mazzarri, che grazie anche all’aiuto di un antico bomber, come Lucarelli, insegna al Pocho la difficile arte di fare gol.
«Sono un attaccante e devo migliorare in termini di realizzazioni, anche se il mio compito è innanzitutto giocare per la squadra»,
disse dopo la rete bellissima contro l’Udinese al San Paolo che interruppe l’astinenza di un anno a Fuorigrotta. E questo è anche il compito di Mazzarri, uno degli obiettivi del tecnico toscano: migliorare la percentuale realizzativa del Pocho sarebbe fondamentale per raggiungere determinati obiettivi.
«Giocare in Champions è bellissimo, sapere che tanta gente ti guarda in tutto il mondo in tv mi esalta»,
disse alla vigilia della sfida contro il Villarreal. E contro gli spagnoli fu l’assoluto protagonista: assist al bacio per il primo gol di Hamsik, poi si guadagnò il rigore trasformato da Cavani. Altre due grandi prove contro il Bayern Monaco. E ora punterà tutto sul Manchester City: nella gara di andata in Inghilterra colpì la traversa. Al San Paolo cercherà il suo primo gol in Champions.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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