Gervasoni protagonista, Buffon, Fabio Cannavaro e Gattuso snobbati. Non sono le scelte di uno scellerato tecnico chiamato a fare la formazione titolare, ma le mosse del pm Di Martino che, sottolineando il ruolo determinante avuto dalle confessioni dell’ex difensore del Piacenza per allargare il giro alla serie A ( «E siamo solo all’inizio…» la sua speranza), ha chiarito la totale assenza di peso della posizione dei tre azzurri nella vicenda. «Per noi non ci sono fatti penalmente rilevanti – ha sottolineato Di Martino – e in questa inchiesta non c’entrano niente. Se mai queste affermazioni fossero vere, e Santoni lo ha negato, se ne dovrebbe occupare la giustizia sportiva» . I tre campioni del mondo sono amareggiati. Leggendo le parole del pm di Cremona, magari, la rabbia un po’ svanirà.
GERVA CONFESSA- Ieri Gervasoni ha lasciato il carcere di Cremona. Il gip Salvini gli ha accordato i domiciliari e nella sua ordinanza ha sottolineato che il difensore ha coinvolto «decine di soggetti sinora sconosciuti agli investigatori» . Riguardo ad Atalanta-Piacenza ha confidato «accordi diretti tra lui e Doni con particolare riguardo alle modalità con cui Doni potesse tirare, in modo centrale, un eventuale rigore che il portiere del Piacenza avrebbe fatto in modo, come effettivamente avvenuto, di non parare» . Riguardo a quella partita sarebbero saltati fuori i nomi dell’estremo difensore emiliano, Cassano, e del difensore Rickler, adesso al Bologna. Affermazioni giudicate importanti, ma tutte da verificare, esattamente come il coinvolgimento nel pilotare questo match dei fratelli Cossato, Michele e Federico.
NOVARA E ALTRI- Gervasoni è andato oltre e ha tirato in ballo pure la serie A. Ha confermato che le partite pilotate della scorsa stagione erano Palermo-Bari 2-1 (con l’illecito sull’ over 3,5 non andato in porto nonostante la complicità di alcuni giocatori del Bari per un errore di Miccoli dal dischetto del rigore nella ripresa), Lazio-Genoa 4-2 (zingari nelle vicinanze di Formello) e Lecce-Lazio 2-4 (zingari e Zamperini nell’hotel dei pugliesi, tra i quali milita Corvia), ma ha aggiunto alle gare sospette tra le quali Chievo-Novara 3-0 di Coppa Italia. Per questa si sarebbero adoperati Ventola, che adesso si è ritirato, Bertani, ora alla Sampdoria, e un altro paio di giocatori. Per l’incontro tra i piemontesi e Ascoli, invece, i coinvolti sarebbero i bianconeri Micolucci e Gazzola. Gervasoni infine avrebbe parlato di Mauri come tramite per pilotare gli incontri della Lazio e avrebbe specificato che a confidarglielo sarebbe stato Gegic, con il quale aveva frequenti contatti. Gli è stato chiesto conto anche di 2 gare di B, Livorno-Piacenza e Torino-Piacenza, alla vigilia delle quali c’erano stati strani movimenti telefonici. Secca la smentita di Mauri: «È sgomento e totalmente estraneo. Si riserva di tutelare la sua immagine» ha detto il suo agente, Tiziano Gonzaga.
DI MARTINO PRECISA- «Abbiamo una serie di incontri sui quali stiamo facendo dei riscontri – ha detto il pm – e siamo agli albori di questa vicenda, quasi al palo verrebbe da dire. Speriamo di poter andare avanti, di avere delle risposte per il bene del calcio. Gli interrogatori finora sono stati fruttuosi» . Ci saranno nuovi indagati, magari già nelle prossime settimane. E verranno valutate pure le posizioni di Corvia e Pellissier, definiti «sub judice e con dati contrastanti da verificare» . Il problema è che, ha chiuso Di Martino, «uno degli indagati di giugno ha continuato l’attività illecità e che questa organizzazione all’estero continua ad operare. Magari si è fermata in Italia, ma solo per il momento…» . Stamani sarà il turno di Sartor.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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