Una volta Danny DeVito, straordinario attore e produttore americano che, in onore della grande amicizia con Aurelio De Laurentiis s’è sempre dichiarato tifoso del Napoli, commentando il suo metro e 52 centimetri di altezza disse: «A un certo punto, da piccolo, capii che avrei dovuto trasformare quello che consideravo un difetto, nella mia forza». Geniale. Nonché un assist degno di un delizioso fantasista: perché la saga dei piccoletti del calcio, dei grandi piccoletti, sembra davvero destinata a scrivere un altro capitolo tinto d’azzurro. Tonalità Napoli e Nazionale. Con il pennello di Lorenzo Insigne: il Nano, 163 centimetri per servirvi. Va protetto, gestito e maneggiato con cura, certo, ma è innegabile un aspetto: attira e stuzzica come pochi. E dunque va scoperto. Ancor prima di vedergli indossare la maglia che ha conquistato con sudore, fatica e un talento puro come l’oro.
IL LAVORO – Che sia scoccata l’ora di un altro piccolo genio con la maglia del Napoli? La tradizione fa venire la pelle d’oca, anche solo a scorrerla così: Diego, Zola? Stop. No, per carità, lui è Lorenzo Insigne è ha 21 anni: niente crisi d’identità o pressioni; lui è un patrimonio da difendere che, dopo aver già goduto dei benefici del filosofo boemo, avrà ora la possibilità di lavorare con un altro maestro del genere: Walter Mazzarri. Una fortuna, considerando la capacità del tecnico toscano di trarre il meglio dai propri uomini; ma è una fortuna anche per un allenatore, avere a disposizione un talento puro come quello di Insigne, unito alla capacità di sacrificio e alla volontà di chi, da sempre, è abituato a dover lottare più degli altri.
RELAX E CONTRATTO – Nel frattempo, il Nano fa spallucce e si rilassa a Napoli e dintorni. Si gode la famiglia, si gode il mare: turista nella propria città, amici e qualche puntata sulle spiagge più belle della Campania. In programma Ischia, magari Capri, e poi probabilmente Milano, dove sarà presentato il libro con i calciatori in versione modelli realizzato da Dolce&Gabbana (ha posato anche lui, Lorenzo). E poi? La bottiglia di champagne è in ghiaccio: Insigne è in attesa della convocazione del suo manager, Antonio Ottaiano, per firmare il nuovo contratto che lo legherà al Napoli fino al 2017. Adeguamento di stipendio e prolungamento di un anno, rispetto al rapporto in essere. La trattativa è in dirittura d’arrivo: la settimana prossima potrebbe essere quella dei brindisi ufficiali.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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