Una “concessione di garanzie e/o finanziamenti statali, come riporta Sport Mediaset, in relazione ad un ammontare di debito pari a 500 milioni di euro”. E’ quanto propone la la FIGC nel piano con cui prova a chiedere al Governo una serie di aiuti per provare a risollevare il calcio italiano dalla crisi economica legata al Covid-19. Questi finanziamenti, da vincolare a investimenti virtuosi come infrastrutture, settori giovanili e calcio femminile, dovrebbero essere cosi’ ripartiti: 360 milioni alla Serie A, 90 milioni alla Serie B e 60 milioni alla C. Nel documento denominato ‘Project Fenice’ – che LaPresse ha visionato – si richiede inoltre una “sospensione con riscadenzamento delle passivita’ fiscali” (attualmente i debiti tributari sarebbero stimati tra i 400 e i 600 milioni) e la “sospensione dei pagamenti fino al 2024” con una possibille rateizzazione in “8-12 anni”. Come ulteriore sostegno al calcio italiano, viene chiesta “l’introduzione di sgravi fiscali sui contratti” dei calciatori e la possibilita’ di ottenere di nuovo “introiti derivanti dal giro d’affari delle scommesse sul calcio” attraverso l’introduzione di “un fondo per il rilancio del calcio professionistico”.
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