Teme. Magari anche abbastanza. Però non trema, per il momento. Registra la concorrenza, metabolizza la notizia newyorkese che ha rimescolato il sangue e le speranze, ma nel frattempo si fa forte di una parola, di un affare tra gentiluomini, di un accordo già raggiunto con il proprietario del cartellino. Qui, però, si parla di un uomo degno di ogni rispetto e non soltanto di un calciatore, ed è per questo che il Napoli teme di perdere Federico Balzaretti. Nonostante De Laurentiis e Zamparini, e dunque i presidenti, i club, siano pronti da un po’ a mettere tutto nero su bianco. O giallo su rosso?
LA SODDISFAZIONE – E allora, il lungo weekend di mercato. Lungo e largo: che parte dagli Stati Uniti, passa da Palermo e arriva fino a Napoli. Par avion. Via etere e con ogni altro mezzo possibile. La Roma è piombata diretta e decisa su Balzaretti, talmente tanto da essere sicura di aver trovato l’accordo verbale con il giocatore. Con lui, il protagonista della storia italiana più intrigante e intricata del mercato. Tutti lo vogliono, soltanto una lo prenderà. E sempre se la soddisfazione umana innanzitutto e poi professionale sarà piena. Non si scappa: a quanto pare, finora l’impresa è riuscita alla Roma di Zeman.
PAROLE E PROMESSE – E il Napoli? Eh, il Napoli ha un altro tipo di accordo: con il Palermo, per una somma di euro vicina ai quattro milioni e mezzo, senza contropartite tecniche, che Zamparini ha ritenuto più che valida. E non da ieri: «Il club azzurro è il primo ad avermi contattato, con estrema correttezza, e l’unico ad essersi mosso concretamente e coerentemente: darei Balzaretti al Napoli con tutto il cuore, ma dipende da lui» . Così parlò il presidente rosanero. Così raccontò la sua sulla vicenda non più tardi di una settimana fa. «I presidenti sono in grado di definire l’accordo in cinque minuti» , il carico da scopone scientifico esibito poi, scientificamente, dal dg Perinetti. Accordo fatto, insomma. Tra le società. «Non so cosa deciderà Federico: lunedì verrà in ritiro con noi e così avremo modo di affrontare la sua situazione e chiarire una serie di punti» . Lunedì: cioè domani.
LA TELEFONATA – Il bivio è vicino, allora. Anche per il Napoli. Che nel frattempo s’è mosso di gran carriera, chiarendo intenzioni, voglia e stima non soltanto al Palermo: la corte a Balzaretti è cominciata già in periodo Europeo, in maniera diretta e indiretta, come accade sempre in certi casi, e poi è proseguita con regolare costanza, dalla Polonia all’Italia. Fino alla telefonata fondamentale: quella di Walter Mazzarri, che usa abitualmente parlare con i giocatori che gli interessano, e che a maggior ragione s’è mosso in prima persona considerando che il personaggio in questione è il numero uno della sua lista. S’è mosso il club, s’è mosso il tecnico. Si sono mossi gli amici e i compagni di ieri e di oggi: un unico intento, sondare e capire. Alimentare la speranza.
L’UOMO – Non resta che attendere, insomma. Non resta che capire l’intenzione definitiva dell’uomo Balzaretti: perché lui, Federico, ha sempre anteposto l’interesse familiare, a quello sportivo ed economico. Il suo manager, Alessandro Moggi, nel frattempo continua a rispondere alle telefonate dei pretendenti: pronto e chi parla, e poi si vedrà. Presto.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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