Impegni cinematografici tengono bloccato De Laurentiis in questi giorni a Roma, dove ieri ha ricevuto il dirigente Alessandro Formisano. Il presidente del Napoli potrebbe non assistere domenica alla partita con il Pescara perché sta preparando l’uscita del film «Colpi di fulmine», nelle sale dal 13 dicembre. Ma prima di Natale potrebbe esservi l’incontro tra il produttore e il sindaco De Magistris per affrontare l’argomento-stadio. Anzi, l’argomento-San Paolo. Già lunedì, alla scadenza dei termini per la presentazione dei progetti per il nuovo impianto, il club è rimasto in silenzio. Una sola proposta, quella del gruppo che fa capo all’imprenditrice Faraone Mennella? «Nessun commento».
Il Napoli non ha cambiato posizione rispetto ad alcuni mesi fa, quando De Laurentiis sottolineò che la squadra non si sarebbe mai mossa dal San Paolo, «casa azzurra» dal 1959. Piuttosto, si prende in considerazione l’ipotesi di un’ampia ristrutturazione dell’impianto e infatti nella scorsa stagione, prima delle partite di Champions League, De Laurentiis e Formisano hanno visitato i due stadi di Manchester, l’Allianz Arena di Monaco di Baviera e due impianti di Londra, Emirates Stadium e Stamford Bridge, raccogliendo una serie di indicazioni. I progetti, elaborati da professionisti di fiducia del Napoli, sono in un cassetto. Se ne può discutere con il Comune, ma dopo altri due argomenti che De Laurentiis e il suo staff ritengono prioritari.
Primo punto. Comune e Napoli devono perfezionare la transazione sul credito vantato da Palazzo San Giacomo nei confronti del club (poco più di un milione di euro) alla luce delle spese per gli interventi urgenti effettuati da De Laurentiis per garantire che l’attività proseguisse regolarmente a Fuorigrotta: tre settimane fa c’era stato un ultimatum dell’Uefa, che riaprì le porte dello stadio per Napoli-Dnipro soltanto dopo queste opere. In un recente comunicato il dirigente Formisano ha fatto presente che il club ha sottoscritto la proposta di definizione, ma non vi sono stati successivi sviluppi.
Secondo punto. Nel 2014 scade la convenzione stipulata tra il Comune (sindaco Russo Iervolino) e il Napoli per la gestione del San Paolo ed è questo uno degli argomenti che saranno al centro del prossimo incontro tra De Laurentiis e De Magistris. Tra i due, come sottolineato dal primo cittadino anche ieri, vi sono ottimi rapporti. Si sono incontrati l’ultima volta al San Paolo in occasione della partita Napoli-Milan: erano seduti vicini nella tribuna d’onore dello stadio, uno dei settori che è stato sottoposto a restyling nel 2010, lo stesso anno in cui è stato rifatto il manto erboso, a spese della società, che ha anche provveduto all’acquisto e all’installazione di due led luminosi per l’aggiornamento sui risultati dagli altri campi. «Sono stati soltanto alcuni degli interventi onerosi effettuati dalla società», viene fatto notare negli uffici di Castelvolturno. Una serie di interventi, dal 2007 a pochi giorni fa, per la sicurezza e il comfort dei tifosi. L’ultima iniziativa è la «Tribuna Family»: prezzi agevolati per le famiglie, i mille tagliandi per Napoli-Pescara di domenica sono andati esauriti.
La società dovrebbe presentare nelle prossime settimane uno studio che riguarda l’effetto delle partite degli azzurri sull’economia di Fuorigrotta, giudicati «difficilmente replicabili» in altre zone della città. Ad esempio, il 25 per cento dei biglietti per Napoli-Milan è stato venduto presso sportelli autorizzati presenti in questo quartiere.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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