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Il Pescara pensa a Delio Rossi

Le alternative sono Calori e Di Francesco

Consumata l’ultima notte di feste per la A e con Zeman ormai alle porte di Roma, il Pescara pensa al futuro. La società non vuole farsi trovare impreparata a un appuntamento atteso 20 anni e se fino a ieri nessuno voleva ritenere probabile l’ipotesi di un avvicendamento, adesso, col boemo prossimo all’addio, l’idea di un cambio in panchina si è fatta concretissima.

SOSTITUTO – Il primo nodo da sciogliere sarà la scelta del sostituto di Zdenek. Si punterà su un uomo che possa lavorare nel solco tracciato quest’anno e che ha fruttato un successo strepitoso partendo quasi da zero. Dalla lista dei nomi, a cui il presidente Daniele Sebastiani comincerà presto a mettere mano, spunta l’idea di affidarsi a Delio Rossi. Sarebbe una scelta d’eccellenza e un gradito ritorno a Pescara dell’allenatore romagnolo che aveva, tra l’altro, sfiorato Zeman al Foggia tra il 1991 e il 93.
TERZO RITORNO? – Con la società adriatica Delio Rossi ha già lavorato nel 1996-97, chiudendo al 6º posto in B e poi nel 2000-2001 quando venne esonerato e poi richiamato per concludere il torneo con un’amara retrocessione in C1. Insomma, due esperienze rimaste monche: guidare per la terza volta i bianco-azzurri sarebbe per l’allenatore riminese il completamento di un lavoro avviato tempo fa. La soluzione Rossi sarebbe accettata anche dai tifosi e l’amarezza per l’addio di Zeman verrebbe mitigata dalla consapevolezza di poter contare su un tecnico capace di alimentare l’attuale progetto basato su giovani da valorizzare, senza pregiudizi e con tanta passione. D’altra parte la separazione dalla Fiorentina, clamorosa e traumatica e vissuta dallo stesso allenatore come una macchia in una carriera esemplare, difficilmente offrirà altre opportunità in un grande club a breve all’ex tecnico di Palermo e Lazio. Anche per questa ragione, ma non solo per questa, Delio accetterebbe di tornare a Pescara, una piazza e una società a cui è legato da autentico affetto.
ALTERNATIVE – Le alternative non mancano, a cominciare da un incarico tecnico affidato a Marco Giampaolo di casa in Abruzzo dove ha peraltro svolto il ruolo di osservatore del club prima di diventare vice di Giovanni Galeone. Bisognoso di un rilancio dopo le esperienze non proprio fortunate di Catania e Cesena, per Giampaolo il Pescara sarebbe l’occasione giusta. Sostenuta la candidatura di Eusebio Di Francesco, l’uomo che ha firmato la promozione in B alla guida di un Pescara costruito da Antonello Cuccureddu due anni fa. Clamorosa sarebbe, infine, la possibilità, tutt’altro che remota, di chiamare Ciro Ferrara, l’attuale ct dell’Under 21 arricchita proprio da molti dei talenti di Zdenek. Mentre Alessandro Calori è un vecchio pallino dei dirigenti che non a caso avevano incontrato il tecnico aretino, ora reduce da una bella esperienza al Brescia, l’estate scorsa prima di puntare tutto su Zeman.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
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