Ecco il pagellone di fine anno del giornalista di Canale Otto, Paolo Del Genio:
De Sanctis 6.5: Momenti poco felici ce ne sono stati, ma complessivamente il rendimento lo colloca sempre tra i migliori 5 portieri del torneo.
Campagnaro 7: Va via dopo una stagione da grande protagonista con pochissimi errori e tante ottime prestazioni.
Cannavaro 7: Criticare, lo criticano, ma oggettivamente sbaglia poco e reagisce con carattere all’ingiusta squalifica che lo ferma per un mese. Nei match che contano si comporta da leader.
Britos 6.5: Stagione più che sufficiente con i soliti probelmi fisici che lo condizionano e che lo portano a cali di rendimento nella fase successiva.
Gamberini 6.5: Quando è chiamato in causa risponde sempre presente. Calciatore non straordinario ma affidabile
Maggio 6.5: Periodo di appannamento lunghetto. Però su quella fascia come lui considerando le due fasi non ce ne sono molti.
Dzemaili 7: Difficile il girone d’andata. Poi esplode, segna gol da favola e si candida ad un ruolo chiave per il Napoli del futuro.
Behrami 8: Miglior incontrista del campionato. Un pilastro, calciatore insostituibile.
Inler 6.5: Buona stagione, tanti bei gol, poi il calo.
Hamsik 9: Come lui nessuna in serie A. 12 gol, 15 assist e tanto tanto altro in qualità e quantità. Campione di livello internazione e speriamo bandiera del Napoli.
Zuniga 8: Miglior esterno del torneo fase difensiva e appoggio alla manovra.
Pandev 7: Grande inizio, poi periodo di flessione e finale da campione. Comunque decisivo.
Insigne 7: 5 gol e 9 assist nella prima stagione in A. Talento e numeri ci sono, può fare anche di più.
Cavani 9: 29 gol in campionato, capocannoniere e altri 9 nelle coppe. Totale stagione 38, impressionante e totale in tre anni a Napoli 104, fenomenale. Che si può dire, speriamo si trovi il modo di trattenerlo.
Altri calciatori: ottimo l’impatto di Armero , bene Rolando, Mesto alterno niente di che, deludente sempre Donadel, acerbo El Kaddouri, non giudicabile Calaiò, male Aronica e Dossena. E se dimentico qualcosa, vuol dire che si poteva dimenticare.
Mazzarri 8: Otto e non nove perché ha fatto tutto bene sul campo, con soluzioni e idee tattiche di primo livello, ma resto dell’idea che doveva provarci ancora alla guida del Napoli e mi sembra un limite aver rinunciato a questa opzione.
Fonte: Canaleotto.it
La Redazione.
D.G.
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