Tutti aspettano. Ma tra oggi e domani difficile che arrivi qualche novità. Chissà. A Trigoria, dove hanno i muri fragili come fossero di cartone, sono sicuri che sarà proprio Mazzarri a rimettere in piedi i cocci della Roma americana ancora alle prese con il dopo-Zeman. Beppe Bozzo, il procuratore del tecnico di San Vincenzo, sarebbe al lavoro per i dettagli del contratto con il ds giallorosso Sabatini che proprio ieri ha avuto il rinnovo del (suo) contratto fino al 2014: la Roma offre un ingaggio a tutto lo staff di Mazzarri, medico sociale compreso (ma Alfonso De Nicola ieri ha smentito «anche se sarebbe un onore lavorare con Totti e De Rossi»).
Franco Baldini, dg della squadra giallorossa, invece, spinge per Massimiliano Allegri. Mazzarri, a quanto pare, ha preso tempo anche con la Roma. Perché dire addio al Napoli non è una decisione così facile da prendere. Aurelio De Laurentiis è a conoscenza di tutto questo ma attende l’incontro della verità con il suo allenatore. A Bologna ha ribadito la volontà di «tenersi stretto» Mazzarri. Ma il fatto che l’allenatore continui a lasciare aperte tutte le porte, è cosa che comincia a dare fastidio al produttore cinematografico.
L’appuntamento tra i due rischia di essere niente più che una formalità a uso e consumo di giornalisti e tifosi. Il patron azzurro non ha certo bisogno di incontrare il suo tecnico nella sede della FilMauro per capire le sue intenzioni. E allora sta preparando il discorso e il piano d’azione per convincerlo a restare a Napoli: De Laurentiis ha incontrato più volte Mazzarri in questi mesi, offrendo disponibilità e ascoltando le riflessioni del suo allenatore. L’offerta del triennale da 3 milioni netti a stagione ha fatto pensare ai dirigenti azzurri che il rinnovo fosse vicinissimo.
Macché. La questione tra i due non è di natura economica, perché il presidente avrebbe fatto già sapere di essere pronto persino a offrirgli un ingaggio più elevato. Ma in questi giorni bizzarri e per certi versi straordinari, De Laurentiis – pur avendo Mazzarri come prima scelta assoluta – ha un po’ cambiato strategia, decidendo che era giunto il momento di provare a contattare anche altri allenatori. Cosa che prima di adesso non ha mai fatto. Ha parlato e parlerà con un sacco di tecnici, tra cui Massimiliano Allegri, anche lui nella lista degli eventuali successori di Mazzarri.
Allegri è uno dei candidati, ma niente affatto l’unico. L’altro in pole è Vincenzo Montella, che non perde occasione per lanciare segnali d’amore: al Napoli qualcuno fanno notare che è un nome che piace alla piazza. Il problema è che il suo arrivo, ipotetico, costringerebbe il Napoli a liberarsi di mezzo centrocampo, visto le caratteristiche del gioco dell’Aeroplanino rispetto a quello di Mazzarri. Anche per questo De Laurentiis è piuttosto perplesso. Ma il suo nome resiste nella lista dei possibili allenatori in cui figurerebbe anche Manuel Pellegrini, in partenza dalla Spagna dove ha tra l’altro allenato il Real Madrid. Spifferi.
Prende invece quota il nome di Roberto Di Matteo. Piace la sua serietà e la sua visione del calcio. L’ex laziale, ancora sotto contratto col Chelsea, è in questi giorni in Inghilterra. Con il Napoli ha parlato nelle settimane passate dando la sua disponibilità. Il club azzurro poi è nel suo destino: è subentrato a Villas Boas proprio dopo il ko dei Blues al San Paolo. È la svolta giovane (ha 43 anni) ed è un’idea che piace. Non guadagna moltissimo e non pretende garanzie tecniche né investimenti importanti: insomma, ha buone chance. Ma nel toto-allenatore rientrano anche Mangia e Ranieri e forse pure qualcun altro. Il fatto è che adesso De Laurentiis deve decidere, perché il Napoli non può farsi sorprendere dall’eventuale addio di Mazzarri.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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