Il Napoli vince in Svezia e si qualifica con un turno di anticipo ai sedicesimi di Europa League per la contemporanea sconfitta del Psv contro il Dnipro. Vittoria pesantissima contro l’Aik Solna e ottenuta in dieci contro undici. Decisivo il solito Cavani: all’ultimo minuto di recupero si guadagna il rigore del 2-1 e lo trasforma con la freddezza del campione. Ha scritto la storia del Napoli anche qui il Matador, mandando avanti gli azzurri in Europa. L’ha scritta al «Rasunda Stadion», dove Pelè vinse il primo mondiale con il Brasile e che verrà demolito: dopo il novantesimo è stato celebrato il «funerale» dell’impianto con un fascio di fiori deposto a centrocampo e un minuto di silenzio dei tifosi.
Turnover più moderato di Mazzarri e squadra con maggiore equilibrio ma la vera forza si vede nella ripresa quando entrano altri tre titolari. Innanzitutto, c’è Cavani che non giocherà a Cagliari per squalifica. Ma non solo. A centrocampo la presenza di Behrami contribuisce a fare da argine. In difesa a destra c’è Gamberini a completare il trio con Aronica centrale e Britos a sinistra. In effetti, con Mesto e Dossena che s’abbassano, il Napoli difende a cinque quando l’Aik attacca. Più propositivo del solito Vargas, l’Aik dopo la tripletta dell’andata gli porta ancora bene. Il compito di ribaltare il fronte tocca a Dzemaili, schierato tra le linee ma che non punta solo centralmente e cerca spazio anche a sinistra. E infatti al primo vero affondo il Napoli colpisce proprio con lo svizzero. È lui ad avviare l’azione facendo salire la squadra, Cavani si allarga a sinistra, fa un numero in dribbling e mette forte in mezzo con il sinistro, respinta del portiere Turina, proprio sui piedi di Dzemaili che arriva in corsa e ribadisce in gol (19′).
L’Aik Solna fa poi un lungo possesso palla, il predominio degli svedesi però è sterile. A rimettere in corsa l’Aik un errore di Rosati, l’ennesimo in Europa League del vice De Sanctis: il colpo di testa di Danielsson non sembra irresistibile ma il portiere si lascia sorprendere e il pallone gli passa praticamente sulla testa (34′). Errore del portiere ma non solo, il tutto nasce da una svirgolata di Dossena che dà il via all’azione dell’Aik che poi si sviluppa sulla destra con gli azzurri non sistemati nella maniera migliore. Il primo tempo si chiude senza ulteriori sussulti.
Il primo squillo della ripresa è dell’Aik. Borges colpisce la traversa ma è in fuorigioco. Poi Cavani da posizione defilata non trova lo specchio. Grande densità a centrocampo, fasce bloccate: attenzione nella fase difensiva, Aik e Napoli si fronteggiano con grande agonismo e tendono a non scoprirsi. Con il passare dei minuti gli svedesi prendono più campo e coraggio e gli azzurri provano a ripartire. Al quarto d’ora Mazzarri inserisce un altro titolare, Inler, al posto di Donadel. E Inler si fa subito vedere (17′), un tiro fortissimo, sul secondo palo Cavani non ci arriva per un soffio. Entra anche Zuniga per Mesto e i titolari diventano cinque. E così il Napoli prende più coraggio e avanza il baricentro. E sfiora il gol. Azione confusa (20′), prova Vargas, c’è una carambola su un difensore, gli svedesi allontanano con affanno, decisivo l’ultimo guizzo sulla linea del portiere Turina. Entra anche Hamsik per Dzemaili, l’ultima mossa di Mazzarri per tentare l’assalto finale. Mossa riuscita anche se l’espulsione di Aronica per fallo da ultimo uomo fa correre qualche brivido. Ma l’ultima parola spetta al Matador. Come sempre. Napoli avanti in Europa.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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