Due vittorie e un pareggio: possiamo accontentarci (altroché!), anche se avrebbe potuto essere l’en plein. La bandiera del calcio italiano la tiene alta soprattutto il Napoli, di De Laurentiis e Benitez e soprattutto Higuain e Insigne, i grandi protagonisti. Il Napoli non è propriamente un assiduo della Champions League, ma ogni volta che ci mette piede, ci mette anche il cuore, la testa, tutto. Capitò così anche due anni fa col famoso girone di ferro che comprendeva Bayern Monaco, Manchester City e Villarreal. Evidentemente c’è un gene nel dna del Napoli che lo predispone alla Champions. Il risultato parla da solo, due gol al Borussia Dortmund – nervoso, distratto, impaurito a cominciare dallo stesso Jurgen Klopp – finalista dello scorso anno. Il Napoli lo ha affrontato senza alcuna remora, anzi convinto di essere superiore, di fare un calcio migliore, di metterci qualcosa di più. Ha dominato la partita (e non è la prima partita della stagione che affronta con decisione), per poi andare un po’ in ansia nel finale, sia pure con l’avversario in dieci. Tutto sommato comprensibile.
Forse ha davvero ragione De Laurentiis, il Napoli adesso ha anche una dimensione, e un gioco, e un carattere, più internazionale. Non se ne offenda Mazzarri, del resto questa è un’altra storia, un capitolo nuovo. Il Napoli gioca senza speculazione, s’impone, rischia, mette in moto il suo notevole potenziale d’attacco, complessivamente aumentato dopo la cessione di Cavani. Higuain tiene botta e fa gol, Insigne – che sembrava ancora destinato alla panchina e su cui invece Benitez ha rischiato – ha spunti di classe da vero talento. Soprattutto il San Paolo, stracolmo, si diverte un sacco.
Il Napoli ha vinto come il Milan che con una formazione largamente d’emergenza prima ha faticato col Celtic e poi lo ha regolato con i gol di Zapata e Muntari. Lì dove Balotelli e Matri hanno invece faticato a sfondare o comunque trovato anche loro un portiere a metterci sempre un braccio o una mano. Un po’ come è capitato alla Juventus. Dico la verità non mi è sembrato affatto un gran Milan, anzi: nei gol ho visto una certa casualità. Mi piacerebbe che Balotelli, che pure favorisce quelli degli altri, segnasse qualche gol in più, non solo su rigore. Ci sono lunghi momenti in cui il Milan è assente e poi afferra la partita, per qualche misterioso motivo (ma nemmeno troppo…), nei minuti finali. Domenica sera a San Siro vedremo proprio il Milan contro il Napoli. Ora come ora mi giocherei dieci euro sul Napoli, e non è escluso che lo faccia.
Nella mia classifica ideale delle italiane non ho dubbi: 1° Napoli, 2° Milan, 3° Juventus. Do il secondo posto al Milan perché tengo conto delle condizioni d’emergenza in cui ha giocato, ma continuo a nutrire forti dubbi sul suo gioco, soprattutto sulla capacità di mandare in gol i suoi attaccanti di nome. La Juventus è terza perché credo che col potenziale che ha deve/dovrebbe dare molto di più. E penso che affronterà le prossime partite di Champions con molta più autorevolezza. Intendiamoci, in ogni caso come prima giornata c’è da metterci la firma. Magari andasse così anche alla prossima…
Fonte: La Repubblica
La Redazione
M.V.
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