PARTENZA. L’alba di venerdì è quella della missione Supercoppa: appuntamento a Capodichino, pista per il decollo per il charter che porterà con sé una sessantina di persone circa, compreso il cuoco, Ciro Salatiello, che già provvede a Castelvolturno. Sarà una quattro giorni intesa, che prevede un programma ricco, al di là dell’ora e mezza (o delle due, se si arrivasse ai supplementari) di Juventus-Napoli. A Doha si atterrà nel primo pomeriggio locale, intorno alle quindici, e si va dritto alla «Academy» per il primo allenamento; ed al sabato, avendone il tempo e anche la necessità, si dovrebbe procedere con una doppia, utile per tenere la condizione ma anche per preparare la sfida tatticamente, studiando le palle inattive, l’atteggiamento della «Vecchia Signora» e quello proprio.
RIENTRO. La tabella di marcia è, chiaramente, farcita anche degli spostamenti per il rientro: si gioca il ventidue, alle diciotto di Doha, le venti in Italia, e finita la partita si procede a rientrare immediatamente. La delegazione sarà ridotta, dovrebbero restare sul charter una quindicina di posti vuoti, perché alcuni calciatori e qualcuno dello staff, resterà nel Qatar per trascorrere il Natale; altri calciatori, hanno scelto di far rotta direttamente verso casa. A Napoli l’atterraggio sarà previsto per il mattino del ventitré dicembre, giusto in tempo per qualche regalino last minute o per imbarcarsi sul primo volo buono.
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