Si aspettavano i primi lampi di Vargas, il volto nuovo. Sono arrivati i gol di Cavani e Pandev, gli attaccanti che non falliscono mai. Hanno firmato loro, dopo un deludente primo tempo del Napoli, la qualificazione ai quarti di finale di coppa Italia. Gli azzurri sfideranno a Fuorigrotta mercoledì 25 l’Inter o il Genoa, si saprà tra pochi giorni. Vargas potrà proseguire con calma nel rodaggio: il tridente che si è formato dopo l’infortunio di Lavezzi funziona benissimo ed è implacabile in coppa come in campionato. Non è stato casuale il netto miglioramento della manovra dopo l’inserimento di Pandev, il pupillo di Mourinho che sta aiutando Mazzarri a realizzare colpi importanti: qualità tecnica e senso tattico le armi del macedone.
Abituato di solito ad aspettare il tempo necessario e qualcosa in più prima di presentare un nuovo giocatore, il tecnico ha voluto schierare Vargas dopo neanche una settimana di allenamenti. Il cileno era la grande attrazione della serata, però i suoi primi 45′ in azzurro sono stati da dimenticare. È comprensibilmente apparso fuori dagli schemi e con un passo differente rispetto ai compagni. Ed è stato anche sfortunato. Da un suo errato tocco a 25 metri dalla porta, sul lancio di Colucci, è partito l’involontario assist per Popescu, che al 21′ ha raccolto l’omaggio di Edu e ha affondato di sinistro Rosati, uno dei quattro all’esordio stagionale. Oltre al portiere e a Vargas c’è stata la prima volta per Britos e Donadel.
Il Napoli ha inizialmente avuto una marcia più bassa rispetto alle precedenti partite di campionato stravinte su Genoa e Palermo. Eppure, il Cesena non si era presentato con la migliore formazione e aveva soprattutto badato a difendersi. Ma gli azzurri non erano sciolti. Poca spinta sulle fasce, poche opportunità in area per Hamsik e Cavani, che ha avuto una sola chance nel primo tempo al 39′: assist di Hamsik da sinistra, però il tiro di Cavani era respinto da Vargas, che si faceva trovare sulla traiettoria. Impacci dell’esordiente, giovane e appena arrivato da oltreoceano. All’inizio della ripresa si è ricomposto il tridente delle ultime partite, ecco Pandev al fianco di Hamsik e Cavani. Ed è stata un’altra cosa. Ricevuta negli spogliatoi la scossa da Mazzarri, il Napoli ha esercitato una maggiore pressione. Bella al 12′ l’azione costruita da Zuniga, Hamsik e Dossena e conclusa da Cavani, in ottima posizione, con un tiro a lato. È entrato anche Maggio per far aumentare la spinta e nel riassetto tattico Marek è arretrato a centrocampo (al posto di Inler), Zuniga è passato da esterno destro a mezzapunta sinistra. Si è presentato alla platea napoletana Candreva, trattato in queste settimane per potenziare il centrocampo azzurro. Il Napoli ha raggiunto il pareggio al 20′ con Cavani (gol numero 15 tra campionato e coppe). Il Matador ha ripreso il pallone non trattenuto da Ravaglia sulla punizione calciata da Pandev dalla trequarti. Nel finale c’è stato spazio anche per Donadel, vivace. Ma soprattutto si è visto il peso che l’ex attaccante dell’Inter di Mourinho ha attualmente in questa squadra. È stato Pandev a decidere la qualificazione con un’altra punizione, dalla destra, respinta da Ravaglia probabilmente oltre la linea. Questione di centimetri, per l’arbitro Doveri era gol. Pesante. Da quarti di finale.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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