La meglio gioventù: sempre quella, come un’ossessione. E invece una filosofia di vita, il progetto tout court, la fede in un’idea. La meglio gioventù Riccardo Bigon ha cominciato a cercarla tre mesi fa: e fu Eduardo Vargas; e poi, ora, a Milano, attraverso una serie di indicazioni, se l’è trovata in casa, pardon in Italia, puntando dritto – e senza rischi eccessivi, né caricando i protagonisti di chissà quali pressioni – in prospettiva, perché Soma Novothny (17) ungherese del Veszprem non è ancora maggiorenne, e perché Antonio Tozzi (19) del Monterotondo (serie D) lo è appena diventato. Un periodo di stage, l’impatto con una realtà diversa, i cosiddetti test attitudinali, poi si vedrà. Ma il mercato è anche altro ancora, è un ponte da lanciare sul futuro, cioè su giugno, tele da tessere, ipotesi da valutare, soluzioni che frullano per la testa come Gabbiadini o anche come Benatia o come Isla o come El Kaddouri: un poker tra il quale scegliere l’asso, però con calma.
IL VOLO DI GABBIADINI – Il Napoli s’è lanciato su Manolo Gabbiadini (20 appena compiuti) quindici giorni fa, provando a convincere Pierpaolo Marino e l’Atalanta con un’offerta ritenuta intrigante: Luca Cigarini (e un conguaglio) definitivamente a Bergamo e l’attaccante a Castelvolturno. L’approccio è servito per aprire un canale, nel quale infilarsi: Gabbiadini ha estimatori sparsi qua e là, in patria e anche all’estero, e però quella punta che nelle movenze ricorda Iaquinta ha finito per convincere pure De Laurentiis. Se ne riparlerà, magari prima che il big ben chiuda il mercato di gennaio, oppure aspettando giugno.
VENTO DEL NORD EST – C’è un asse che resiste, solidamente retto da un rapporto di assoluta cordialità, di simpatia, di stima reciproca tra Aurelio De Laurentiis e Gianpaolo Pozzo: e allora, a Udine il Napoli continua a guardare, per osservare il rendimento e i progressi di Mehdi Benatia (25) e di Mauricio Isla (24), da tempo sistemati nel data base di Castelvolturno, poliedrici interpreti del ruolo – rispettivamente – di difensore e centrocampisti, entrambi dotati dei requisiti giusti per essere inseriti nel bel mezzo d’un organico che richiede uomini polivalenti.
EL ZIDANE – Pure a Brescia c’è spesso un osservatore partenopeo, mischiato tra la folla: Omar El Kaddouri (22) è stato accostato da Corioni a Zidane, e le relazioni del Napoli confermano la bontà del talento marocchino con passaporto belga. Ma c’è dell’altro, perché agli 007 spediti in Lombardia da Bigon, El Kaddouri piace anche come mediano e comunque interessa e sarà sistematicamente «studiato».
BABY GOL – Il Napoli s’è portato avanti con il lavoro grazie a Lorenzo Insigne (21) che a Pescara sta facendo sfracelli e che ha sempre un inviato specialissimo pronto per scorgerne i miglioramenti: la cura Zeman ha prodotto effetti specialissimi e quel gioiellino che luccica tra i cadetti è una tentazione assai forte per l’anno che verrà.
AVANTI C’E’ POSTO – E dunque, per cominciare, ecco Novothny, strappato al Colonia, pescato nella serie B ungherese, prossimo a sbarcare a Capodichino per vivere da dentro – e dal vivo – uno stage in azzurro, con tanto di Viareggio per farsi notare. Il Veszpresm ha confermato: « Tutto concordato, se il semestre andrà bene, il Napoli eserciterà il riscatto. Mancano per il momento le firme dei genitori, perché il ragazzo è diciassettenne ».
VALIGIE PRONTE – Poi c’è un mercato in uscita, ma non è semplice: Santana ha il destino legato alle partenze del Cesena, Fideleff attende un segnale dall’Argentina. Manca una manciata di ore e tutto può succedere. Anche niente.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.