Resta il rischio per il Napoli di giocare a porte chiuse l’ultima gara del girone di qualificazione di Champions League al San Paolo il prossimo 11 dicembre contro l’Arsenal esiste. Stamane alle 11 a Nyon si riunirà la Commissione disciplinare e di controllo dell’Uefa per decidere quali eventuali provvedimenti assumere a seguito dell’apertura del procedimento disciplinare avvenuto dopo la partita disputata dagli azzurri contro il Marsiglia lo scorso 6 novembre. I delegati dell’Uefa hanno contestato in quell’occasione al Napoli l’accensione da parte di tifosi di materiale pirotecnico, un’insufficiente organizzazione della gara, riferita in particolare all’occupazione delle scale che rappresentano le vie di fuga dello stadio, ed un ritardato calcio d’inizio. La società, difesa dall’avvocato Mattia Grassani, ha preparato un’accurata memoria difensiva onde evitare che possa decadere il provvedimento di sospensione della squalifica per una giornata dello stadio San Paolo, con gara da giocare a porte chiuse, già comminata dall’Uefa lo scorso 26 ottobre 2012, e sospesa per un periodo di prova di 5 anni. In quell’occasione il massimo organismo di controllo internazionale punì il Napoli anche con un’ammenda di 150mila euro per la condotta inappropriata dei suoi tifosi, ed un’inadeguata organizzazione della gara di Europa League Napoli-Aik Solna del 20 settembre 2012. La discussione, che si prevede intensa ed incerta, ed alla quale prenderà parte il legale di fiducia del Napoli, avverrà in Call Conference. Dall’altra parte del telefono ci sarà l’austriaco Thomas Partl, presidente della Commissione disciplinare nominato dall’Uefa, insieme agli altri componenti del collegio internazionale. «È una partita molto delicata – dice Grassani – ma i delegati Uefa, nel redigere i loro rapporti a fine gara con il Marsiglia, hanno comunque riconosciuto al Napoli sensibili miglioramenti dal punto di vista gestionale ed organizzativo rispetto agli anni precedenti, evidenziando inoltre che tutti hanno collaborato fattivamente per la miglior riuscita dell’evento sportivo». La cosa che più preoccupa il legale della società azzurra è riferita alla “recidiva”, un’aggravante che già pende sulla testa del Napoli. Secondo Grassani «ricevere solo un’ammenda pecuniaria sarebbe davvero un ottimo risultato». Nell’eventualità la Commissione disciplinare dell’Uefa dovesse punire il Napoli, costringendolo a giocare al San Paolo a porte chiuse contro l’Arsenal, il presidente De Laurentiis ha già messo in preventivo di poter ricorrere alla Commissione di appello dell’Uefa, ed in ultima analisi anche al Tnas.
Fonte: Il Mattino
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