Sei mesi è un’eternità ed il Napoli ha rotto gli indugi ieri, quando ha avuto netta la percezione che ormai il problema autentico fosse il calciatore e che il Lione si stesse «rassegnando» all’offerta ricevuta: dodici milioni di euro, prendere o lasciare. E Aulas avrebbe accettato. Ma le sorprese sono all’ordine del giorno e stavolta a defilarsi è stato il regista: ciak, si riparte; macché, au revoir oppure adieu, cos’importa.VISTA REAL. Il panorama internazionale abbonda di centrocampisti, però va scelto quello che incarna alla perfezione il ruolo del metodista moderno, uomo di spessore fisico e tecnico, di contenimento e di costruzione, possibilmente giovane (non necessariamente), dunque in linea con il progetto: le quotazioni di Carlos Henrique Casimiro (22) – in arte Casemiro – sono lievitate improvvisamente e hanno squarciato nuovi orizzonti, nonostante sul giovane sudamericano si sia catapultata anche l’Inter. Curiosità a margine del mercato, il Napoli e il suo ex allenatore, si sono incrociati spesso sulle impervie strade delle trattative. La fretta è cattiva consigliera e il Napoli ha scelto di temporeggiare, evitando di lasciarsi travolgere dall’ansia, restando con gli occhi spalancati sull’universo dei mediani di talento (dunque piedi buoni, quindi illuminanti): c’è Casemiro nell’elenco, ma c’è anche (chiaramente) Sandro (25), pure lui brasiliano, che il Tottenham cederebbe e che comunque ha una serie di estimatori, lo Shakhtar in testa.
UN COLPO. La strategia è ormai definita: preso Koulibaly (23), garantita la sicurezza alle spalle di Rafael con Andujar (31), accolto con sorrisi ampi il recupero certificato dal Brasile di Zuniga, il Napoli sente l’esigenza di presentarsi in Champions con un centrocampista da affiancare a Jorginho e a Inler: nell’attesa di verificare la stima altrui per Dzemaili e Behrami, dunque di far cassa, la priorità va su un elemento che sappia dettare i ritmi e contemporaneamente garantire la fase passiva, un muscolare ma con il fosforo. Uno alla Casemiro, per ripartire in questa perlustrazione ad ampio raggio del mercato, dal quale non esce Dembelé, che però ha caratteristiche diverse, e che casomai potrebbe arrivare dopo: perché il mercato è appena cominciato e fino al 31 agosto c’è tempo per qualsiasi mossa a sorpresa (forse persino per Gonalons: perché un dieci per cento conviene ancora lasciarglielo, non si sa mai…).
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