Se Cavani è il capolavoro di Walter Mazzarri, perché è con lui che il Matador è riuscito a esplodere in maniera definitiva e devastante, non sono stati da meno Zuniga, Denis, Maggio e Lavezzi. Una squadra attenta alla fase difensiva come poche altre, organizzata e compatta, “concentrata” come ama dire il tecnico, ma anche un’onda d’urto travolgente come poche. Una cooperativa del gol che riesce regolarmente ad esaltare tutti i componenti più impiegati della rosa.
LA ZONA NAPOLI – Per amore di statistica, però, il nome del primo bomber dell’era Mazzarri è ormai un ex: Fabio Quagliarella. Spettò a lui realizzare il primo gol del Napoli del tecnico toscano: all’esordio con il Bologna, dopo l’esonero di Donadoni, al 27′ del secondo tempo pareggiando il vantaggio di Adailton. Poi, raddoppio di Maggio al 46′, a tempo scaduto, in quella che per un paio di stagioni è passata alla storia come zona-Napoli. Ovvero i minuti compresi tra il 45′ e la fine del recupero, spesso cruciali e fondamentali nella storia azzurra legata a Mazzarri: la fotografia più esaltante con il Milan, il 28 ottobre 2010, con una capocciata di Denis che, al 47′, completò la rimonta in doppio svantaggio.
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