Un anno fa Rocchi contro gli azzurri, un anno dopo situazione capovolta.
E’ una nuova pagina di storia del calcio nazionale: comanda il Napoli, come ai tempi di Maradona, quando nelle stanze dei bottoni il club azzurro veniva trattato in guanti gialli, con il riguardo dovuto e il massimo rispetto. Il Palazzo adesso ci sta attento, viene voglia di pensare dopo la partita di Milano condotta da Rocchi che guarda un po’, stavolta gli errori li ha capovolti, rispetto al match con i rossoneri della scorsa stagione: tutto a favore del Napoli, Inter stordita dalle sviste dell’arbitro e messa al tappeto dagli azzurri di Mazzarri. Sembra tutto così semplice: la squadra del cuore gioca meglio degli altri e vince a tutti i livelli. Sì, d’accordo, ma c’è anche dell’altro che va considerato. Fino a qualche tempo fa – ed anche di recente – il Napoli è stato bersagliato dalle ciabattate arbitrali, soprattutto nel campionato in archivio. Enormi talvolta i torti subiti per i quali si è chiamata in causa la società di Castelvolturno, addebitandole lo scarsa considerazione nelle stanze importanti e la totale mancanza di potere nel Palazzo.
I dossier si sono sprecati nell’elencare le malefatte ai danni della squadra del cuore. Adesso l’inversione di tendenza, dovuta a chi ed a che cosa? Sembra di capire che pure le sfuriate di De Laurentiis – giuste o sbagliate – abbiano avuto un peso in questa storia, al di là dei meriti acquisiti dal Napoli sul terreno di gioco. Gli attacchi del patron alla Lega ed a Berlusconi – ad esempio – a proposito dei diritti tv: «Lo dicano chiaramente che vogliono fare un piacere al presidente del Milan», oppure «questo calcio deve cambiare e presto anche. Non ci sono alternative, si andrà verso il fallimento», perfino le bordate senza risparmio a Platini. De Laurentiis insomma nei panni del guastatore, del rompiscatole senza peli sulla lingua temuto per le sue pirotecniche denunce.
Il patron del Napoli spiega diversamente le cose e il successo di San Siro con l’Inter di Moratti e Ranieri dopo 17 anni a senso unico, conditi di amarezze, di veleni mandati giù a forza e di rabbia infinite, ora non è più così: «E’ una vittoria dedicata ai tifosi e i napoletani hanno particolarmente bisogno di queste soddisfazioni. E’ un successo che premia un progetto», anche questo è vero.
Fonte: Leggo
La Redazione
M.V.
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