L’ultimo atto di Mazzarri. Proprio all’Olimpico di Roma, lo stadio dove l’anno scorso il tecnico toscano alzò al cielo la coppa Italia con i suoi ragazzi battendo in finale la Juventus. Ultimo atto di una stagione da record per il Napoli. Ultimo anno di quattro anni indimenticabili.
L’allenatore dice addio dopo un ciclo straordinario di successi, culminato nel secondo posto alle spalle di una super Juve. Secondo posto che darà al Napoli la possibilità di giocare nuovamente la Champions League, dopo la bellissima esperienza di due anni fa terminata agli ottavi di finale contro il Chelsea, poi vincitrice del trofeo. Una serata speciale per il tecnico e anche per Cavani. Pure il Matador è in bilico, il suo addio sul mercato potrebbe concretizzarsi da un momento all’altro con i club inglesi, Manchester City in testa, che spingono. La stagione si chiude con una sconfitta, azzurri non sufficientemente carichi con il traguardo ormai raggiunto. La Roma ne approfitta con l’uno-due messo a segno ad inizio ripresa da Marquinho e Destro.
Passerella finale all’Olimpico per gli eroi azzurri di una stagione che passerà alla storia. In campo tutti i titolarissimi, meno De Sanctis il portiere che lascia il posto a Rosati. In difesa a destra confermato il portoghese Rolando. Poi in campo tutti i fedelissimi di Mazzarri, quelli che hanno portato avanti un’annata fantastica. Dura poco la partita di Pandev, ex laziale come sempre fischiatissimo dai tifosi giallorossi: toccato dura alla caviglia da Burdisso è costretto ad uscire dopo appena sei minuti. Al suo posto El Kaddouri, il talentuoso ex bresciano che mostra una discreta personalità ma non affonda con la giusta determinazione.
Fondamentali come sempre Behrami, la diga a centrocampo, e Hamsik, il vero leader che con il nuovo ruolo, da interno sinistro di centrocampo, resta sempre nel vivo del gioco toccando un’enormità di palloni e facendo sempre la cosa giusta. Più pimpante rispetto agli ultimi tempi Maggio sulla destra, sull’altra fascia Zuniga si abbassa per contenere Lamela ma si propone anche nella spinta ed è sempre lucido nella giocata. In difesa cresce in sicurezza Britos, soprattutto nell’intesa con Cannavaro. Tra i più motivati Cavani che vuole provare a migliorare la sua serie infinita di record. La prima palla gol pulitissima al Matador capita al 15′ su verticalizzazione perfetta di Hamsik e incertezza di Burdisso: il sinistro da ottima posizione di Edinson finisce però incredibilmente fuori.
Il Napoli nel primo tempo fa un buon possesso palla, gli azzurri si trovano a memoria, buoni i movimenti con o senza palla, però manca la giusta cattiveria nell’affondo finale. Errore nell’ultimo passaggio o nella giocata per mettere un uomo solo davanti a Lobont, il portiere giallorosso che in un’occasione per fermare il Matador si esibisce in un colpo di testa fuori area. La partita la fa il Napoli e la Roma vive di fiammate, però sempre pericolose.
La prima è una punizione di Pjanic al 7′ alzata in angolo da Rosati. Cavani ci prova anche con una prolungata azione personale e viene messo giù mentre sta per tirare a due passi dalla porta ma l’arbitro fa proseguire. L’ultimo brivido del primo tempo lo confeziona la Roma, Marquinho va via a Rolando e tira a giro, Rosati respinge proprio sui piedi di Destro che con un tap in colpisce il palo, poi ci riprova con un colpo a sotto e sulla linea salva Cannavaro.
Riparte più convinta la Roma e passa in vantaggio con Marquinho al 1′ della ripresa, bravo ad inserirsi, sfruttando un’indecisione difensiva degli azzurri, e a battere Rosati. Mazzarri inserisce Armero, Maggio e Zuniga si abbassano e la difesa diventa a quattro. Il raddoppio è di Destro (13′ st) chiude di fatto la partita. Nella ripresa il calo vistoso degli azzurri, soprattutto a livello di concentrazione. Solo sul finale la reazione del Napoli che viene coronata con un gol di Cavani, rapidissimo a catturare una corta respinta di Lobont. Negli ultimi minuti è ancora il Matador a spingere il Napoli verso il pareggio: è suo l’ultimo tiro della partita, potente ma fuori.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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