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Il Napoli e la sua favola Champions

Rewind. E la memoria fa un salto nel recente passato; di quattro anni per la precisione. Il protagonista è Paolo, il Capitano. Ha il volto stanco ma felice, piange; lo abbraccia Di Vaio, che come lui ha condiviso il sogno di riportare in serie A,  due big bistrattate dai tribunali amministrativi. Queste immagini racchiudono emozioni che ancora oggi, riguardando negli archivi presenti in rete, fanno rabbrividire. I tifosi possono rivederle allo sfinimento, ma le sensazioni che proveranno saranno identiche: lacrime che imperlano gli occhi e la pelle che si accappona, scariche di adrenalina che pervadono i muscoli.
Ancora una volta rewind. Stavolta il salto è breve. E’ la sera del 15 Maggio. Al triplice fischio finale, Paolo è ancora lì, nel cerchio di centrocampo. Si stende e piange. Non riesce a trattenersi poiché è entusiasta dell’impresa compiuta. I compagni l abbracciano, il mister è vittima di gavettoni, ma lui ancora non riesce a crederci. Gli si legge in faccia l’emozione. In quegli occhi è presente la gioia e l’amore per una città lo ha sempre amato; quegli occhi blu sono il tramite tra al’azzurro della maglia e quello della Champions.
Paolo cerca di fotografare il tutto con quegli occhi; assaggia ogni rumore ed abbraccia tutti i presenti che cercano di immortalare questo momento storico.
Eh già! La squadra ha raggiunto qualcosa di encomiabile; un traguardo intravisto con il cannocchiale ad inizio stagione. Si presentò ai nastri di partenza con pochi innesti, pressoché con lo stesso vestito dello scorso anno. Tuttavia il sarto ha saputo rammendarlo alla perfezione. Al gran ballo d’alta società, il Napoli si presenterà come una debuttante. Una Cenerentola in 4° fascia. L’importante è esserci, l’importante è crederci …
Permesso? Siamo il Napoli e chiediamo di poterci misurare con voi.” Paolo così parla e lo seguono tutti i compagni. Gli invitati storici di questo gran ballo guardano  Cenerentola con occhio interrogativo: c’è chi sorride, chi la ignora e chi l’ammira; c’è chi le domanda qualcosa e chi la considera solo una comparsata.

Tali atteggiamenti sono e saranno visibili non solo in Europa. In casa nostra, al ballo di fine anno, molti vorranno che la mezzanotte arrivi presto. Vorranno cancellare una stagione disastrosa, vorranno dimenticare. Malediranno Cenerentola che ha sottratto loro un pass importante per rifarsi il look. Hanno dimenticato che il tempo passa per tutti, portando con sé il fascino e l’appeal della giovinezza. Le dame che avevano una folta schiera di pretendenti, che si crogiolavano nei sogni e nell’illusione del proprio eterno splendore,  rischiano di restare profondamente sole; queste nobili dame rischiano di ballare da sole … Cenerentola è cresciuta. E’ sbocciata tutta la sua bellezza e merita di partecipare al gran ballo. La gente applaude Cenerentola, i ragazzi, questi Eroi. Sanno tutti che a mezzanotte questo sogno non finirà. Sanno profondamente che dovranno restare lucidi e con i piedi ben piantati a terra. Potrà sognare come fatto ad inizio anno per ritrovarsi con qualcosa di stupendo tra le mani in quello futuro.
Paolo lo sa, i compagni lo seguono: portano nel bagaglio delle propria esperienza partenopea, traguardi epici. Alcuni erano presenti il 10 Giugno 2007, tutti sono presenti il 15 Maggio 2011. Alcuni le tatueranno sulla propria pelle, tutti le imprimeranno nei loro cuori. Tra qualche anno, qualcuno, seduto in poltrona, riguardando le immagini piangerà; qualcun altro lo racconterà ,orgogliosamente, ai propri nipotini esclamando: “Io c’ero!”
Quanto narrato è un racconto, una fiaba dei nostri giorni: un misto di realtà e finzione. I più attenti sapranno riconoscere la realtà da ciò che è frutto di pura invenzione . Ma chi può dirlo con assoluta certezza? Chi può delineare quello che succederà e quello che potrà succedere? Se qualcuno avesse pronosticato, ad inizio stagione, il Napoli in Champions League, sarebbe stato bollato come sognatore, come inguaribile neo – romantico. Eppure … Eppur si muove …

Francesco Gambardella

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