Una volata a tre: Juve, Napoli e Inter. Pregi e difetti delle tre grandi rivali, i punti di forza e i punti di debolezza. Una lunga volata fino a primavera, una prima mini volata fino a Natale. Quattro partite, uno scontro diretto, quello tra Inter e Napoli del 9 dicembre e poi impegni più o meno della stessa difficoltà. L’Inter è l’unica che giocherà tre partite in casa ma questo potrebbe addirittura tradursi in uno svantaggio, visto che i nerazzurri fin qui hanno reso molto meglio in trasferta.
La squadra più in forma in questa fase è il Napoli. Otto punti nelle ultime quattro partite, il doppio di Inter e Juve che di punti ne hanno conquistati quattro. Napoli e Inter hanno il vantaggio di giocare l’Europa League e di aver già ottenuto il passaggio ai sedicesimi di finale, quindi la prossima settimana (giovedì 6) potranno affrontare le partite contro Psv Eindhoven e Neftcy come poco più di un semplice allenamento. La Juventus invece ha bisogno di conquistare ancora un punto in Champions League nella trasferta in Ucraina contro lo Shakhtar.
La Juve ha il vantaggio nell’organico, il migliore di tutte le pretendenti. A parte la mancanza di un bomber alla Cavani i bianconeri sono completi in tutti i reparti e hanno alternative importanti in tutti i ruoli, un organico di prima qualità. A breve tornerà Conte dalla squalifica e questo potrà dare ulteriore grinta. Il punto interrogativo è costituito dalla Champions League che toglie energie per il campionato. Non è un caso se prima e dopo la vittoria straordinaria sul Chelsea (che non era lo stesso Chelsea affrontato l’anno scorso dal Napoli e poi vincitore del trofeo), sono arrivati un pareggio e una sconfitta. Strettamente legato a questo discorso c’è l’altro delle motivazioni: i bianconeri hanno come primo obiettivo l’Europa, cioè la Champions dove non arrivano da anni fino in fondo. Automaticamente in campionato la «fame» a lungo andare non potrà essere la stessa.
Motivazioni che invece sono al massimo per il Napoli che ha posto il campionato come primo obiettivo della stagione. L’organizzazione è l’altro punto di forza: Mazzarri in questi tre anni ha portato gli azzurri ai massimi livelli e la squadra gioca a memoria, tra l’altro dimostrando quest’anno di riuscire a cambiare anche in corsa. Il punto interrogativo è rappresentato dalla mancanza adeguata dalle alternative in rosa, discorso che si potrà migliorare attraverso un adeguato potenziamento a gennaio. Un centrocampista da poter alternare a Behrami e Inler, così come un altro attaccante, nonostante i segnali di risveglio di Vargas proprio nelle ultime due partite. Da verificare poi la risposta in termini di mentalità, contro il Cagliari è arrivata in maniera perentoria, ma la risposta dovrà essere continua. Per vincere occorre continuità ai vertici.
L’Inter è la più imprevedibile delle tre, capace di grandi imprese (vedi il trionfo di Torino sulla Juve) ma anche di clamorose cadute. La squadra di Stramaccioni è quella che può sorprendere di più, sia in positivo che in negativo, perché il progetto nerazzurro è partito più tardi rispetto a quelli di Juve e Napoli. La qualità dell’organico è notevole specie nel reparto offensivo ma non solo. L’incognita era rappresentata dall’assemblaggio, Stramaccioni aveva trovato la quadratura dopo un avvio difficoltoso. Dopo il trionfo di Torino sulla Juventus, però, c’è stato un rallentamento, una flessione probabilmente proprio a livello mentale.
La preparazione atletica, altro aspetto fondamentale: Inter e Napoli sono quelle che hanno cominciato prima il lavoro estivo in ritiro per i rispettivi impegni.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
