Non è fermo il mercato del Napoli. La priorità, però, è quella di cedere. Volendo interpretare alla lettera le parole di De Laurentiis, non bisogna più mettere in preventivo operazioni in entrata in quest’ultima settimana. «Non sempre quando si interviene sul mercato si fa il bene della squadra – ha spiegato il presidente – anche perché è difficile trovare gli innesti giusti. È vero che monitoriamo da tempo un eventuale acquisto difensivo, da giorni con Benitez e Bigon stiamo valutando se prendere o meno un altro difensore. Le cose stanno andando abbastanza bene e potremmo continuare anche così, questo non significa che non saremo attenti. Fondamentalmente sono contrario al mercato di gennaio ma nel nostro caso, potremmo anche decidere di intervenire tra qualche mese”.
Mentre il capitano Cannavaro è in attesa di un incontro chiarificatore (la panchina gli sta stretta, potrebbe chiedere di essere ceduto), non trova conferme la pista che porta a Sakho: sul difensore del Psg si sono fiondati anche Liverpool e Roma. Per Zuniga, che al momento è il nome che tiene maggiormente banco, si attenderà il rientro in Italia dalla Colombia di Riccardo Calleri, il procuratore del giocatore. «In questa vicenda – ha detto De Laurentiis – non so quanto ci sia di Zuniga e quanto del suo procuratore: a Camilo ho fatto un’offerta molto importante, il 40% in più (circa tre milioni netti a stagione, ndr) rispetto alla Juventus, poi starà a lui decidere se diventare o meno bianconero. Quando il San Paolo ha intonato “Chi non salta bianconero è” ha saltato, sarebbe grave tradire le emozioni dei tifosi».
De Laurentiis ha anche toccato la questione Insigne. «È un nostro scugnizzo, un anno fa gli è stato fatto un riconoscimento importante, quest’anno ancora un altro. È la prova che teniamo tantissimo a Lorenzinho, la mia idea è quella di rivedere il contratto ogni stagione ma sempre con durata quinquennale, in questo caso resterebbe qui a vita. Vorrei che Insigne diventasse per il Napoli quello che è Totti per la Roma».
Dietro la calma piatta di queste ore per il ds Bigon la parola d’ordine è “monitorare” in attesa di eventuali colpi da piazzare. Dal club azzurro è partita una seconda offerta per Martin Montoya ma sull’esterno difensivo di proprietà del Barcellona, è calato il silenzio più assoluto da parte dei dirigenti blaugrana, quindi non se parla per niente.
Ma Bigon deve piazzare altrove i due centrocampisti che non rientrano nei piani di Benitez: Donadel, al quale sono interessate in paio di società di serie B, e soprattutto Gargano, allontanatosi dal Parma ma richiesto da squadre spagnole e turche. Per Gonalons può essere decisivo il fattore Champions: il suo Lione è a un passo dall’eliminazione, domani il Napoli potrebbe presentare una nuova offerta di 14 milioni al presidente transalpino Aulas. Il brasiliano Jucilei altro non sarebbe che un flebile ritorno di fiamma visto che il Napoli l’ha inseguito invano tempo fa. La richiesta dell’Anzhi ruota intorno ai sei milioni di euro, cifra più che accessibile. Il centrocampista in Russia guadagna due milioni e mezzo a stagione, ma pare disposto a ridursi l’ingaggio pur di giocare nel nostro campionato.
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