Quando parla di work in progress, De Laurentiis non entra quasi mai nei dettagli tecnici. Eppure il progetto Napoli nasconde delle mosse che stanno ad indicare quanto sia fondata la voglia di crescere e migliorarsi anno dopo anno. Nei tempi giusti, infatti, il patron ha provveduto a blindare quattro calciatori che rappresentano lo zoccolo duro della squadra. Ha cominciato con Paolo Cannavaro, quindi è stata la volta di Marek Hamsik, poi di Christian Maggio, infine di Edinson Cavani. Quattro elementi, sicuri di restare almeno per altri tre campionati; intorno ai quali far ruotare giovani e meno giovani; grazie ai quali cementare lo spogliatoio e garantire armonia continua nel gruppo. Ma anche assicurare un apporto determinante sul piano tecnico ed una garanzia su quello tattico. Scelte ponderate, quindi. E mirate.
Non a caso il club ha individuato in loro i pilastri idonei su cui costruirvi un piano per volta fino ad arrivare ai traguardi sperati. Cannavaro, Hamsik, Maggio e Cavani sono elementi irreprensibili sul piano morale, si comportano da professionisti esemplari e fin dal loro arrivo in maglia azzurra hanno mostrato uno spirito di appartenenza fuori del comune. Bloccarli ancora per qualche anno significa aver voluto dare un segnale di continuità tecnica e di riconoscenza per chi in quello spogliatoio si è sempre prodigato per salvaguardare l’armonia interna e per spingere il Napoli sempre più in alto. Non ancora quattro bandiere ma già quattro fedelissimi su cui Mazzarri e De Laurentiis puntano ad occhi chiusi per consentire ai più giovani di maturare ed esplodere.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
