I tenori d’attacco e poi i baritoni della difesa. Sì, chiamateli così quei tre che si piazzano a guardia della porta del Napoli: perfetti nelle ultime quattro partite di campionato, archiviate senza gol e soprattutto senza affanni e patemi. Grava, Cannavaro e Aronica sono gli uomini del momento: cioè quelli a cui toccherà cantare con il Chelsea.
Ma nella squadra, anzi nel parterre ci sono ovviamente anche Campagnaro, domani fuori causa per infortunio, e Britos. E poi Fernandez e Fideleff, i giovanotti argentini in fila ad imparare. Sette uomini, quattro partite, zero gol. Baritoni come tenori. E domani arriva il Chelsea: nessun dorma.
IL MECCANISMO – E allora, indietro tutta. Tutta la migliore delle tradizioni, se vogliamo, perché le partite con il Cesena, il Milan, il Chievo e l’ultima, quella con la Fiorentina hanno raccontato belle novità: la difesa azzurra, che del miracolo di Mazzarri è sempre stata un imprescindibile punto di forza, ha ricominciato a funzionare a pieno regime alternando Aronica, Britos, Campagnaro, Cannavaro e Grava, e combinando terzetti sempre differenti. Recuperato lo smalto perduto in concomitanza con la flessione complessiva della squadra. Puntualità e precisione a prescindere dagli uomini. È il meccanismo che ha ripreso a funzionare. E non è un caso.
IL SEGRETO – La situazione è molto semplice: il trio di marcatori non può, non deve viaggiare parallelamente al resto del gruppo. Non è così: e infatti, quando il Napoli ha ritrovato anche il filtro del centrocampo e la corsa e i movimenti degli uomini delle fasce, la situazione è cambiata radicalmente. Con tanto di ritorno al passato: tenuta, equilibrio, serenità. E zero gol incassati in quattro partite. Con De Sanctis superstar e un debuttante di lusso come Rosati che ha trovato anche lui modo e occasione per ritagliarsi una partita in prima fila. Come sempre accade per quelli del Napoli, gente abituata a correre ed esaltarsi.
IL RECUPERO – Guardiamo numeri, date, partite e ricapitoliamo. Dal 1° febbraio contro il Cesena al venerdì 17 di Firenze contro i viola allenati da Delio Rossi. E in mezzo il Milan a San Siro e il Chievo al San Paolo. Quattro partite che hanno registrato una paio di ottime notizie: la crescita di Britos e soprattutto il totale e pieno recupero di Grava. Sì, il miglior marcatore della rosa è rientrato e ne ha fatte due di fila in cinque giorni: dimostrando che i 13 mesi ai box sono un ricordo e che sia la reattività sia la mentalità sono quelle dei tempi migliori.
CHAMPIONS TRIS – La quinta prova, quella del pokerissimo, è in programma domani. Ed è la più delicata possibile, quella sognata per mesi e mesi, quella a lungo immaginata e studiata a tavolino: arriva il Chelsea, arrivano i 60mila del San Paolo e le stelle della Coppa. E il tris di baritoni è ormai pronto: Grava, Cannavaro, Aronica. Con Campagnaro, vittima di un problema muscolare, che saluta e aspira all’Inter e poi all’amichevole con la maglia della sua Argentina. La prima della sua carriera con la Nazionale. Il Champions tris, insomma, è pronto. Ed è la vecchia guardia. Sono il passato e il presente che avanzano verso un sogno chiamato ottavi di finale. Con tanto di smoking.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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