Altro tonfo del Napoli che proprio non riesce ad uscire da questo terribile momento. Dopo l’eliminazione in Europa League e il pareggio con la Juve ci si aspettava la riscossa degli azzurri che invece sono ancora smarriti dentro il tunnel con l’angoscia di non riuscire neanche ad intravedere uno spiraglio di luce. 2-0 a Verona contro la bestia nera Chievo, un risultato che fa male al morale degli azzurri che vedono scappare ancor di più la Juve ma che, soprattutto, comporta il fiato sul collo di un Milan in piena corsa. Riviviamo la sfida di questo pomeriggio con il CountDown di IamNaples.it:
14 i calci d’angolo battuti dal Napoli. Era doveroso fare un riferimento a questo dato, nonostante il nostro countdown vada da 10 a 0. Il calcio d’angolo è da sempre uno strumento per creare scompiglio nelle aree di rigore avversarie e un validissimo mezzo per creare palle goal. Pazzesco di come il Napoli non sia riuscito – e non ci riesce quasi mai, ndr – a rendersi pericoloso in nessuna di queste occasioni.
10 Le statistiche non sono dalla nostra e purtroppo è un voto che questo Napoli non può guardare neanche dal binocolo. Riduttivo, inoltre, sarebbe rifugiarsi nel solito ed incredibile pubblico dunque ci pare giusto dare 10 al giovane Dramè per il gran bel goal realizzato dalla lunga distanza.
9 sono i punti di distanza dalla capolista Juve che ha vinto contro il Catania. Fine della storia, con ogni probabilità la Juve sarà campione d’Italia ma per il Napoli adesso inizia una nuova importantissima missione: blindare il secondo posto così da guadagnare la qualificazione in Champions League senza passare per il preliminari.
8 il numero di partite nelle quali è all’asciutto El Matador Cavani insieme a tutto l’attacco azzurro. L’ultimo goal in campionato del numero 7 azzurro risale alla sfida contro il Parma e mai Cavani era rimasto a secco per 6 partite consecutive.
70% di possesso palla degli azzurri. Un dato clamoroso che quasi attesta una predominanza di gioco del Napoli ma in realtà la grandissima parte di questo 70% è risultato totalmente sterile e poco costruttivo alla manovra azzurra. Con una regia assente e che non premia i numerosi tagli degli attaccanti i giocatori del Napoli si ritrovano a passarsi la palla l’uno con l’altro quasi a passarsi una patata bollente.
6 E’ ancora una volta il solo Behrami a conquistarla. L’unico a lottare su ogni pallone e a non darsi mai per vinto. Certo avere la palma di migliore tra gli altri 10 del Napoli non è il massimo che si possa chiedere ma tant’è…
5 le partite che il Napoli non vince in campionato. Ai quattro pareggi consecutivi, contro Lazio, Sampdoria, Udinese e Juve si aggiunge la sconfitta di questo pomeriggio contro il Chievo. Napoli dove sei?
4 I tiri nello specchio degli azzurri contro la porta difesa da un particolarmente ispirato Puggioni.
3 i moduli che Mazzarri ha cambiato in corsa nel tentativo di rimettere in piedi questa partita e le precedenti. Ma oltre al problema tattico, che sicuramente è presente e per il quale bisogna prendere urgentemente provvedimenti, il problema degli azzurri sembre risiedere più nella testa e nelle gambe che nella tattica.
2-0 il risultato di oggi con il Napoli che si ritrova con il morale sotto i piedi. La cosa allarmante è che sembra essere caduta in un limbo dal quale uscire appare difficilissimo.
1 tiro/occasione è sufficiente al Chievo per stendere il Napoli. Stenderlo in tutti i sensi perché una volta dopo aver preso gli “schiaffi” gli uomini di Mazzarri erano sempre pronti a ribaltare la situazione inscenando anche delle rimonte clamorose ma questa appare una squadra decisamente diversa da quella di qualche tempo fa. E su quest’aspetto ci ricolleghiamo direttamente al punto 0 perché è zero la voglia che si percepisce di invertire la rotta di alcuni giocatori azzurri. Ricollegandoci alla metafora del limbo, sul campo sembra arieggiare la rassegnazione che impedisce di caricare a palla le armi per affrontare gli avversari.
Napoli cerca di svegliarti prima che questa rottura non si allarghi sempre di più e comprometta quando ti buono fatto fin qui.
Servizio a cura di Enrico De Pompeis
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