Cinque gol al passivo nelle ultime dieci partite, quelle in cui il Napoli ha messo insieme la serie di risultati utili consecutivi. Solo la Sampdoria ha fatto meglio, tre reti al passivo, record assoluto. Gli azzurri hanno fatto meglio delle dirette rivali per il vertice: il Milan di reti ne ha incassate sei, la Juventus 9, la Lazio e la Fiorentina 14, l’Inter addirittura 17.
Una difesa di ferro, quindi, il Napoli ha incassato al massimo un gol a partita, in totale due al San Paolo contro Roma e Juventus, e tre fuori casa contro Fiorentina, Parma e Lazio. Una difesa partita sempre con lo stesso assetto, difesa a tre, per poi cambiare eventualmente volto durante la gara e passare a quattro. Anche stavolta Mazzarri sta pensando all’attacco, prediligendo come sempre l’idea di base, quella del 3-4-1-2. Però contro il Chievo Verona mancherà per squalifica Cannavaro e quasi certamente resterà ancora fuori Britos dopo l’operazione alla mandibola. Per questo motivo l’unica opzione da centrale difensivo resta quella del portoghese Rolando, impiegato nei due match di Europa League contro il Viktoria Plzen, in due serate molte negative per tutta la squadra.
Rolando ha buone chances per esordire in campionato nella difesa a tre con Campagnaro e Gamberini ai lati, resta questa l’ipotesi più concreta. Il tecnico tiene anche presente l’idea della difesa a quattro abbassando gli esterni da difensori, in questo caso Campagnaro e Gamberini diventerebbero i due centrali difensivi titolari. Questa scelta presupporebbe poi l’impiego dei tre svizzeri a centrocampo (Inler, Behrami e Dzemaili), Hamsik tra le linee e il tandem d’attacco con Cavani e uno tra Pandev (ancora favorito) e Insigne. L’altro dubbio di formazione riguarda l’esterno destro: Zuniga potrebbe essere preferito a Maggio sulla destra e in tal caso Armero giocherebbe a sinistra.
L’assetto difensivo a tre resta quello che a Mazzarri dà più garanzie in fase di non possesso anche perchè c’è il grande aiuto dei due esterni di fasci e il Napoli è indubbiamente più coperto. E ciò è testimoniato dal numero di gol subìti nelle ultime dieci gare, da migliorare in questo momento è la fase offensiva per ritrovare la via del gol. Ecco perchè la conferma del modulo classico resta l’ipotesi più concreta, di conseguenza si avvicina l’esordio dal primo minuto di Rolando. Il portoghese è stato preso a gennaio, un acquisto che si è materializzato nel finale di mercato, in contemporanea con la cessione di Fernandez al Getafe. Due operazioni in prestito, già perchè il Napoli la decisione definitiva la prenderà poi a giugno sul destino di entrambi. Rolando andrà valutato in campionato, con il Porto ha vinto titoli ed Europa League, però in questa stagione ha giocato pochissimo ed ha bisogno di trovare la migliore condizione per poter rendere al massimo. Le settimane di ambientamento sono servite per entrare nell’universo Napoli, capire schemi, studiare il mondo Mazzarri. Ora chiaramente ci sarà bisogno della verifica di campo, delle partite, delle prestazioni: il portoghese sicuramente è da rivedere in campionato dopo le partite contro il Viktoria Plzen.
La difesa di ferro è stato uno dei punti di forza dell’ultimo periodo, quello dei dieci risultati utili consecutivi e Mazzarri partirà ovviamente da questo presupposto, cioè la solidità del reparto difensivo. Si ripartirà quasi certamente dall’assetto base, i tre difensori, il modulo che ha caratterizzato da sempre le idee di calcio di Mazzarri, il tipo di calcio che ha portato i risultati importanti di questi anni di Napoli. Si riparte da una trasferta difficile e su un campo ostico negli ultimi anni per gli azzurri, Mazzarri che pure su questo spera di poter invertire la tendenza domenica pomeriggio a Verona contro il Chievo di Corini.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
