Accorrete numerosi. Se potete. Un biglietto (di curva) a soli otto euro, gente, ma i distinti a 15, e potrebbe pure questa essere un’idea. Per quanti volessero concedersi, anche per la prima volta, il “lusso” di vedere il Napoli opposto ad una squadra di una città sita a duemila km di distanza. Una curiosità che potrebbe essere soddisfatta con poco. Il prezzo di un cinema. Una finestra sull’Europa, di certo non paragonabile a quell’ampia e luminosa vetrata chiamata Champions, ma pur sempre una vetrina continentale. E una partita dai molteplici significati. Per guardare in casa propria, per capire come stiamo messi dopo un piccolo ma fastidioso rovescio di risultati deludenti. Europa compresa, laddove bruciano ancora le due pesanti sconfitte in trasferta (Psv e Dnipro), dalle quali traspaiono ben scarse attenuanti. Testa, gambe, uomini, “lato B”, tutto quello che si vuole. Ma il Napoli (anche se “due”) non c’era e, se c’era, non è quasi per niente pervenuto.
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