Dnipro in casa, ora c’è un puzzle da completare. I pezzi del quale, dovrebbero essere posti negli spazi giusti, tenendo un occhio sull’Europa e l’altro sul campionato. Evitando al contempo pericolosi strabismi. Il tempo (non sempre galantuomo) e gli errori, servono per trovare i giusti correttivi. Sia per fronteggiare nell’immediato gli ucraini, ma anche per affrontare al meglio la trasferta di Genova, in casa di un Grifone molto, ma molto “ingrifato” dopo le ultime dolenti note. Insomma c’è un tandem d’impegni delicati da assolvere al meglio (per non uscire dall’Europa ed anche per non perdere di vista Juve e Inter) in soli tre giorni e con un ulteriore fronte pronto a schiudersi in sei, quello delle nazionali. E poi l’atteso arrivo del “diavolo” al San Paolo, il 17 prossimo. Un bel crocevia per Mazzarri, da attraversare con le dovute cautele, da ponderare vieppiù in un primo fondamentale summit con se stesso. Prima che tutto abbia inizio, visto che mettendo subito il pezzo sbagliato nel posto inadeguato, si potrebbero verificare iniziali e fastidiose discrasie nell’incombente sventagliata d’impegni. Uomini giusti allora, nei posti appropriati e nei tempi adeguati: facile a pensarlo, un po’ meno agevole attuarlo.
PROSPETTIVE – Azzurri in campo ieri pomeriggio a Castel Volturno per poi ritrovarsi oggi alla stessa ora. Ieri, prima lavoro atletico e poi allenamento tecnico-tattico. Il tutto si è chiuso con la partitella in famiglia e su campo ridotto. Per Zuniga terapie e lavoro differenziato, per Hamsik allenamento personalizzato, poiché lo slovacco ha accusato un leggero stato influenzale. Le indicazioni della seduta potrebbero portare ad un turn over meno radicale. In prospettiva, a Rosati fra i pali; Campagnaro (o Cannavaro), Fernandez e Aronica (da valutare il rientro di Britos a partita in corso) come trittico difensivo; Mesto sull’out destro, Dossena su quello opposto; al centro potrebbero giostrare Inler e Donadel; Dzemaili vice-Hamsik e poi l’attacco. Già, l’attacco. E’ stato provato il tandem Vargas, Cavani, ma c’è anche Insigne. E le carte, al momento, appaiono ancora ben mischiate.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.S.
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