Su un muro dietro la linea di fondo del campo di allenamento è disegnata una porta, divisa in quadrati dal diverso punteggio: Robi dava spettacolo su quella specie di tiro a segno centrando sempre l’incrocio e battezzando quel pezzo di cemento con il suo nome. Ora a Folgaria c’è il Napoli, e il muro è stato colorato di azzurro con lo stemma del club partenopeo: ancora adesso ci si fermano quasi tutti, per divertirsi con la «palla al muro». E magari per sperare di diventare bravi come Roberto Baggio.
LA REDAZIONE
Fonte: Gazzetta dello Sport
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