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Il metodo-Zeman risulta perfetto per il Pescara

Gol a volontà e difesa impenetrabile (3 reti in un mese)

La relazione di sintesi delle prime 13 giornate la firma Peppe De Cecco. «Il Pescara non è stato creato per vincere, ma per divertire» . Il presidente ha ragione perché la squadra biancazzurra è costata poco, ma diverte tantissimo. Martedì contro il Varese c’erano quasi 16mila spettatori. Si è scomodato anche il presidente del Coni, Gianni Petrucci. Nel calcio non c’è certezza, però qui lo spettacolo è quasi sempre assicurato. La formazione di Zeman sta facendo incetta di record, numeri che contribuiscono a nutrire la fama del boemo. Si va dall’enorme mole di gol realizzati (32), alle 5 vittorie consecutive, all’1 fisso nel suo stadio, ai due attaccanti ai vertici della classifica cannonieri, all’ultimo dato sorprendente, cioè che nell’ultimo mese ha pure la migliore difesa, con 3 reti subìte in 5 partite. Chiaro che con la proiezione di queste cifre oltre a divertire finirebbe per vincere. 

ZEMAN «Io la classifica in questo periodo non la guardo – spiega Zeman – a maggior ragione dopo un successo, tanto so che non è peggiorata. Sono soddisfatto di quanto fatto finora, però dobbiamo migliorare. Troppe pause». Quello di Zeman non è un perfezionismo di facciata, lui conosce pro e contro della sua filosofia perciò non ammette deroghe ai postulati base. «Tutti sanno come giochiamo e come affrontarci – spiega con un sottile filo di ironia – però riusciamo lo stesso a segnare. Cosa significa? Che probabilmente abbiamo qualche soluzione offensiva in più dell’unica che ci viene accredita» . Poi si fa più serio e precisa. «Le nostre manovre sono efficaci se gli avversari non sono ancora posizionati, altrimenti contro una difesa schierata è più difficile. Per questo chiedo ai miei di essere sempre svelti e precisi. Quando dico che dobbiamo migliorare è la verità». Zeman non sa dove potrà arrivare il suo Pescara e, a quanto pare, non ci pensa neanche. «E’ talmente prematuro che rischia di diventare un discorso fine a se stesso.Ovvio che non possiamo vincere sempre, prima o poi perderemo. L’importante è che in questa fase aumenti l’autostima. E poi mi piacerebbe qualche gol in più dei centrocampisti».
Contro il Varese lo ha accontentato l’ivoriano Moussa Kone, strepitoso anche nella descrizione post-partita. «Mi sono girato in area e ho colpito alla Pippo Inzaghi. Le mie caratteristiche prima o poi mi portano a segnare, spero di farne tanti altri».
 

ATTACCO MITRAGLIA – Ma il vero reparto a prova d’inflazione del Pescara è proprio l’attacco, che si offre in varie declinazioni. Immobile fino a due settimane fa era il capocannoniere della Bwin con 8 centri. Un infortunio muscolare lo ha relegato in infermeria e il compagno Sansovini non si è fatto scrupoli a scavalcarlo. «Fa un bell’effetto stare lì insieme a Tavano, anche se lui è molto più forte di me. Non so qual è il nostro segreto, so solo che quando Insigne ha “palla aperta” io mi butto dentro senza pensarci perché qualcosa inventa sempre».

 

La Redazione

A.S.

Fonte: Corriere dello Sport

 

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