Prosegue il World Tour della nazionale brasiliana che, in vista delle Olimpiadi di Londra, affronta a Dallas il Messico. I carioca si trovano ad affrontare un match differente rispetto a quelli disputati contro Danimarca ed Usa; i centroamericani sono una compagine dotata tecnicamente e disciplinata tatticamente, ciò costringe i ragazzi di Mano Menezes ad adattarsi agli avversari senza poter giocare a proprio piacimento. Al minuto 21 la Verde passa in vantaggio grazie alla prodezza dell’ex Barcellona Giovani Dos Santos che, con un dolcissimo pallonetto, supera Rafael. De La Torre, il tecnico messicano, blocca molto bene le fasce consapevole che è proprio in questa zona del campo dove si concentra la maggiore qualità del Brasile. Neymar e compagni non riescono a trovare spazi utili per una giocata decisiva, anzi, si scoprono molto concedendo diverse ripartenze agli avversari. Proprio su una di queste azioni di contropiede il Messico trova il goal del raddoppio: Juan Jesus, difensore che la prossima stagione giocherà nell’Inter, atterra uno scatenato Dos Santos provocando un rigore in favore del Messico realizzato da Javier ‘Chicharito’ Heranndez; l’attaccante del Manchester United non fallisce dal dischetto e consente ai suoi di andare al riposo sul 2 a 0.
Nella ripresa il tema della partita resta lo stesso: Messico attento e bravo a mantenere le distanze tra i reparti, ed un Brasile monotematico e privo di idee. La Verde, oltre ed un’organizzazione migliore, offre anche un gioco più efficace e piacevole rispetto ai più quotati avversari. Meneze tenta di porre rimedio alla situazione attingendo dalla panchina; Pato e Lucas Moura, trequartista tenuto d’occhio dal Real Madrid, entrano in campo senza mai incidere sul match. La sola occasione costruita dal Brasile si registra al minuto 74 con la conclusione di Juan Jesus ben respinta dall’estremo difensore messicano Corona. Anche nella ripresa le occasioni più ghiotte sono quelle costruite dalla compagine di De La Torre che legittima una vittoria preziosa contro degli avversari illustri come i brasiliani penalizzati anche dall’infortunio di Thiago Silva e dalla prestazione pessima di Neymar.
Luigi De Magistris
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