Il Messaggero si è soffermato sul fallimento dell’Italia ad Euro 2024: “Spalletti ha vissuto con un certo fastidio questo ritiro tedesco, tra il via vai degli “ospiti” e i troppi impegni extra dei calciatori. Oltre al gruppo squadra, nell’hotel di Iserlohn erano presenti 110 persone tra staff media e, appunto, ospiti. Troppi per i gusti di Lucio, che con sé aveva il figlio. Alcuni sponsor avevano acquistato il diritto di poter stare nel quartier generale degli azzurri, che sì vivevano in area separata, ma i punti di contatto erano comunque inevitabili, specie in zona ristorante. Spalletti spesso si chiedeva chi fosse tutta quella gente, fonte di distrazione. Gli sponsor portano soldi, sono la vita per una federazione (e non solo) e la Figc ha incassato la cifra più alta della sua storia, quindi complimenti al suo direttore commerciale. Il problema è che tutto questo ha delle controindicazioni: se alcuni giocatori, dopo l’allenamento dovevano presenziare a cene, pranzi o girare spot, prestarsi a selfie etc, diventa un problema per chi deve mantenere alta l’attenzione del gruppo verso l’obiettivo, principalmente – visto il contesto – sportivo”.
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