Occhio, qualcosa si muove: su una tratta internazionale che tutto osserva e nulla ignora, osservando giovani di belle speranze e qualche top player eventualmente buono per le esigenze future. Il mercato non va mai in vacanza (mai) e persino quando pare stia sonnecchiando, c’è un universo intero che si muove, che scruta, che annota. La verità, tutta la verità e nient’altro che la verità è ancora lontanissima, però si può cominciare a leggere tra le righe del romanzone, che prevede sempre capitoli freschi di stampa.
DIFESA – I soliti noti, però che uomini: Rami (28) ha rotto con il Valencia e va accostato necessariamente al Napoli. La querelle dell’estate che l’ha tenuto distante dal San Paolo è uno scarabocchio che si elimina d’incanto, però dipenderà dalla valutazione, dall’ingaggio e dalla possibilità di infilare nella trattativa un calciatore, nello specifico Federico Fernandez che in Spagna ha estimatori mentre in Italia fatica a calarsi nel ruolo di centrale, lo stesso che gli è valso a più riprese la maglia da titolare della Nazionale argentina. Altrimenti, dovesse servire, va sempre di moda Skrtel (però 29 a dicembre), centrale di spessore fisico e d’esperienza al quale Benitez non dovrebbe neppure sussurrare i movimenti, avendoli già spiegati all’epoca del Liverpool. Ma il mercato è anche altro, è uno sguardo al futuro, quello che il Napoli pensa possa.
CENTROCAMPO – La new entry è Karim Laribi (22), centrocampista di lotta e di governo del Sassuolo, un tipetto niente male che al San Paolo s’è fatto notare e che Bigon aveva già annotato nel proprio taccuino: i monitor sono in funzione e le antenne sono dritte, osservatori in pianta stabile ovunque, dunque a Reggio Emilia o dove giocano i ragazzi di Di Francesco. Ma guai negarsi qualche emozione forte: Javier Mascherano (30 a giugno prossimo) rientra nell’elite del calcio internazionale, è da considerare un inavvicinabile e però resta lì, nel giardino dei sogni; e se poi dovesse mutare qualcosa, a Napoli sapranno cosa fare.
BRASIL – Ma il mercato è anche ciò ch’è stato, cioé il passato: e val la pena continuare a seguire le evoluzioni di Edu Vargas, un fenomeno con la sua Nazionale che poi con il Gremio ripiomba nella normalità. Ma quei dodici milioni di euro spesi per avere l’ex pallone d’argento del Sud America meritano doverso rispetto e pure quel talento va tutelato: il prossimo trimestere sarà quello nel quale il Napoli cercherà di avere le risposte utili per le definitive valutazioni. Dunque: riprenderlo o lasciarlo… Ma questa è già tutta un’altra storia.
ant.gio.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
G.D.S.
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