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Il Mattino – Violenza ultrà sulla festa, devastato l’aeroporto

 La tripletta che ha affondato l’Inter ha infiammato l’animo dei tifosi. Un folto gruppo di supporter, si parla di circa 350 persone, forse erano anche di più, ha pensato di trascorrere la notte a Capodichino per dare la giusta accoglienza alla squadra e all’allenatore Mazzarri. Si sono dati appuntamento poco prima dell’una e ci sono rimasti fino alle tre quando è arrivato l’aereo con i giocatori. Tutti davanti ai diversi ingressi dello scalo partenopeo in quel momento presidiato dagli agenti della Polaria ma non abbastanza (considerata l’ora) per contenere la folla impazzita.
Gli effetti della trasferta a Capodichino devastanti. La porta scorrevole che delimita l’area degli arrivi è andata in frantumi. I desk per l’accoglienza ai passeggeri sono stati danneggiati. E poi ancora la vetrinetta del «Blue bar» e alcuni banchi del check in.
I tifosi erano scatenati. Alcuni anche armati con delle mazze di ferro (le aste dei cartelloni pubblicitari) ed erano pronti a tutto pur di poter avvicinare gli amati giocatori, il cui rientro è stato annunciato da tutte le televisioni nel post partita. Gli agenti hanno cercato di fermarli dentro e fuori l’areoporto. Un gruppo voleva arrivare sulla pista di atterraggio, scavalcando un cancello situato in uno degli ingressi laterali dello scalo, per accogliere la squadra. E sono stati prontemente bloccati dalla polizia che ha preferito, visto il numero di persone, evitare di esasperare gli animi con azioni di dispersione della folla.
È stata una notte di inferno. La Gesac, la società che gestisce lo scalo, ieri è stata impegnata a fare la conta dei danni subiti. Pochi ieri i segni del raid notturno degli ultras. I banchi check-in danneggiati sono stati sostituiti. La vetrinetta del «Blue bar» ha un po’ di scotch e dovrà essere sostituita. La stima esatta dei danni verrà fatta solo oggi.
Di sicuro chi ha assalito l’aeroporto non la passerà franca. È nota la massiccia presenza di telecamere dentro e fuori lo scalo. E i filmati sono all’attenzione degli investigatori per dare un nome al ristretto gruppo che si è aperto il varco nell’area degli arrivi armati di mazze di ferro. Gli investigatori ci hanno lavorato tutto il giorno e già ieri qualcuno sarebbe stato individuato.
Il blitz, visto il risultato incassato dal Napoli, ha in qualche modo spiazzato le forze dell’ordine. In genere ci si aspettano episodi violenti quando la squadra torna con una sconfitta sulle spalle e non in caso di vittoria. Un episodio che ha indotto il questore di Napoli Luigi Merolla a ritoccare le misure di sicurezza.

«I controlli  verranno rafforzati, ci saranno più agenti della Polaria e più volanti».

 In sostanza la sicurezza verrà rafforzata proprio alla luce di quanto è accaduto a cavallo tra sabato e domenica. Ci saranno più agenti per strada anche per contenere chi tra i tifosi, anche nei momenti di gioia, non può fare a meno di essere violento.
Dalla questura precisano che i rinforzi sono arrivati subito, si sono mosse le volanti della polizia, i finanzieri e i carabinieri quando la situazione è diventata ad alto rischio e la folla non si riusciva a contenere.
Lo scalo era comunque presidiato proprio in vista del rientro della squadra. L’indagine su quello che è accaduto assicurano sarà accurata. In brevissimo tempo, proprio grazie telecamere i responsabili dei danni verranno individuati e denunciati.
I danni devono essere ancora valutati. All’aeroporto, fatta qualche eccezione, ieri i passeggeri non si sono neanche accorti di quello che era successo. Tutto in corsa era stato rimesso a posto. I vertici della Gesac affronteranno oggi la questione e soprattutto faranno l’elenco di quanto è costato all’aeroporto il passaggio dei supporter che in questo caso hanno trasformato una bella vittoria in una sconfitta della tifoseria.

La Redazione

P.S.

Fonte: Il Mattino

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