La Juve Stabia a Livorno, la Nocerina a Bari. La quinta giornata di serie B riserva trasferte impegnative alle due campane, chiamate a riscattare le recenti sconfitte casalinghe e a imprimere una sterzata alla stagione da neopromesse.
Specie per la Juve Stabia l’obiettivo resta una «svolta» dopo un avvio che appare stregato: quattro gare, un solo punto, a Crotone; mentre in classifica continua a figurare ancora lo 0 per la penalizzazione. E a Livorno si chiude inoltre una settimana quasi traumatica per il club del duo Giglio-Manniello, costretta a fare buon viso a cattivo gioco. Rinnegando il possibile ritorno del «figliuol prodigo» Savio Nsereko, ora probabilmente in Inghilterra dopo aver abbandonato squadra e tecnico; e facendo fronte all’addio «per saudade» di Cesar tornato in Brasile. La trasferta toscana è stata intanto preparata nella quiete di Chianciano, lontano dalle possibili polemiche che avrebbero potuto pesare sullo spogliatoio. La squadra si è stretta intorno al tecnico e si è allenata su un terreno in erba naturale, per sperimentare il rettangolo di gioco che troverà allo stadio «Picchi».
Braglia non sembra intenzionato a cambiare troppo rispetto alla sfida con il Brescia. Danilevicius e Scognamiglio sono gli ex di turno, a loro è toccato spiegare che tipo di ambiente troveranno. Un ambiente caldo con un tocco tutto stabiese, con il custode dello stadio, Catello Esposito, originario proprio della città delle acque, fratello del più noto Ciccio, campione di canottaggio, senza dimenticare la presenza di Massimo Morgia come vice di Walter Novellino.
Trasferta difficile anche per la Nocerina a Bari, con i rossoneri reduci dalla sconfitta casalinga con l’Ascoli, scaturita anche dalle «chiacchierate» decisioni arbitrali. «Con l’Ascoli – spiega l’allenatore Gaetano Auteri – al di là dei tanti episodi negativi, abbiamo perso punti importantissimi per motivi né tecnici, né tattici. L’affronto subito è ancora nella mente di tutti e la rabbia è cresciuta nel corso della settimana. Vogliamo sfogarla a Bari per rifarci di una grossa ingiustizia».
Per quanto riguarda la formazione, l’allenatore rossonero consolida il 3-4-3, con il rientrante Filosa (ultima gara da titolare il 4 novembre 2010) tra Nigro e Di Maio. «I moduli – aggiunge Auteri – sono legati a numeri che lasciano il tempo che trovano. In campo, a fare la differenza è la mentalità, il carattere della squadra. Contro il Bari dobbiamo cercare di essere noi stessi, alzando i ritmi, agendo su pressing e velocità, puntando a manifestare la superiorità attraverso il gioco». Con la regia affidata a De Liguori e Bruno, a centrocampo confermato Del Prete sulla destra, con Bolzan sulla corsia opposta. In prima linea, Negro e Catania si contendo una maglia per completare l’assetto offensivi con Castaldo e Farias. Annunciati, infine, almeno mille tifosi al seguito.
La Redazione
P.S.
Fonte: Il Mattino
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