“È tornata la zona Napoli, e noi col cuore in gola e con i minuti che passavano veloci. Ma ecco che Cavani all’ultimo battito trova un gol che vale molto più di un pareggio, perché la Mazzarri band non è più lo specchio deformante di se stessa: non solo in Europa riesce a tenere alta l’emozione, ma da ieri notte fa miracoli anche in campionato. Il Napoli ha giocato meglio dell’Atalanta, certo è andato avanti a folate, però è stato più pratico e non ha perdonato gli errori difensivi avversari. L’ispiratore è Zuniga, intelligente nel cercare i compagni con palloni bassi, mentre Dossena (in ombra) insiste sui cross alti ed inutili visto che non ci sono colpitori di testa.L’assenza di Lavezzi, Inler ed Aronica è pesante, ma è inevitabile che i celebrati «titolarissimi» non possano giocare sempre e comunque e Mazzarri debba fare di necessità virtù. Le seconde linee cercano di non far rimpiangere le assenze, la squadra denota però equilibri precari. L’Atalanta colpisce in contropiede, potrebbe anche segnare di più (ancora Denis e Morales), sia prima dell’1-0 sia dopo. Il Napoli, incredibile ma vero, rischia quando Mazzarri trasforma la difesa, modificandola da tre a quattro, ma i nerazzurri graziano gli avversari, consentendo loro di ritrovarsi per l’assedio finale. Questo pareggio è dolce perché rimpingua il troppo magro bilancio del campionato (una sola vittoria nelle ultime otto partite, cinque punti nelle ultime quattro) e anche perché a Bergamo s’è vista, comunque, una compagine più tònica rispetto a quella timida mostratasi contro la Lazio. Forse la partita è stata preparata con maggiore attenzione di quanto non sia accaduto nelle ultime uscite. Adesso, però, tocca ricominciare, e pensare a Pirlo e soci, tenendo alta la tensione in campionato. Mancano ancora molte gare e non tutte le chance sono state compromesse. Il risultato di ieri, anche per come è maturato, lascia sperare che sia tornato a spirare il venticello che aveva sospinto la squadra azzurra fino in alto a qualche tempo fa. Anche perché i meriti del Napoli, partita dopo partita, stanno superando ampiamente i peccati. Ieri sono arrivati un premio, per l’impegno profuso tra campionato e Champions League, e una consolazione ove si consideri che, nella parte alta, nessuna – Juve a parte – ha messo le ali”.
La Redazione
P.S.
Tony Iavarone per “Il Mattino”
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