Hanno dovuto attendere fino a quasi l’ultimo giorno prima di comunicarlo ufficialmente. Hanno dovuto aspettare l’ok (per nulla scontato)della Rai, che per l’esclusiva dell’evento tira fuori una manciata di milioni di euro alla Lega calcio, ma alla fine hanno trovato una mediazione: il Napoli aveva in un primo momento chiesto lo slittamento dell’ora di inizio della Supercoppa alle 22 ore qatariota (le 20 in Italia). Lega e Rai hanno «concesso» trenta minuti: calcio di inizio alle ore 18,30 italiane. Trenta minuti non sono poca roba,per un palinsesto come quello di Rai uno: perché in questo modo si «sfora» nel Tg1. E la cosa non è che sia così gradita ai vertici di viale Mazzini. Che, però, in questo caso hanno detto sì all’eccezione. In realtà la richiesta del Napoli non c’entra nulla con la paura per il tanto temuto e chiacchierato caldo afoso del golfo Persico -si annuncia una carezza: trai 25i 30 gradi – che mette persino a rischio il periodo di svolgimento del Mondiale del 2022. Conta un ragionamento semplice semplice che il presidente De Laurentiis per primo ha voluto fare a Beretta e agli organizzatori di Doha: due giorni prima di Natale, si rischia che la maggior parte dei tifosi napoletani (ma anche italiani) alle 18 si trovi ancora in giro per acquisti o lavoro. Per garantire un audience maggiore, dunque, meglio lo spostamento.Trenta minuti, in fondo, è meglio che niente. E la Lega ieri ha formalizzato il cambiodi orario.Che poi, ameno di tre giorni dalla partita, dà un po’ anche il senso di questo trofeo itinerante (è la settima volta che si gioca fuori Italia: la prima nel 1993 aNew York) la cui sede viene scelta due mesi prima e in cui persino l’orario è ballerino fino alla fine. Il Napoli atterrerà a Doha nelle prime ore del pomeriggio, dopo un volo charter di circa 6 ore. Alloggerà al Torch Doha Hotel, un casermone alto 300 metri nel quale prenderanno posto le delegazioni di Napoli e Juve che poi si sposteranno all’Aspire, l’Academy for Sport Excellence per gli allenamenti. La Juventus, che arriva prima in Qatar perché è partita subito dopo la partita di Cagliari, si allenerà invece quest’oggi proprio all’Aspire Academy. L’Aspire è un centro mondiale di formazione per giovani atleti di ogni sport che la famiglia dell’emiro Khalifa ha creato in mezzo al deserto in soli due anni e mezzo vanta anche una clinica medica all’avanguardia. Il tecnico Rafa Benitez oggi non farà allenare la squadra, mentre per domani sono previste due sedute. A Doha attendono con ansia la prima volta in cui la Supercoppa si sposta in Medio Oriente. Il vicepresidente del Comitato Organizzatore, Khalid Mubarak Al Kuwari, Spiega: «La Qatar Football Association, in collaborazione con l’Aspire Zone Foundation, è orgogliosa di organizzare la Supercoppa 2014, che vedrà sfidarsi due tra i più prestigiosi club italiani.Organizzare questo grande evento rappresenta per il nostro paese l’ennesima occasione per dimostrare di essere pronti ad ospitare eventi internazionali di questo tipo». Lo stadio,lo Jassim Bin Hamad Stadium, dista 3,8 chilometri: il traffico di Doha rende assai complessi anche gli spostamenti teoricamente più semplici. Molti gli appuntamenti che attendo il Napoli e la sua delegazione: domenica a pranzo, azzurri e bianconeri, guidati da Aurelio De Laurentiis e Andrea Agnelli, saranno ricevuti dall’ambasciatore italiano, Guido De Sanctis. Una curiosità: il trofeo che verrà assegnato lunedì è stato realizzato nei laboratori della Iaco Group, ad Avellino. Sono annunciati circa duemila tifosi che partiranno dall’Italia per assistere alla gara: cinquecento i supporters azzurri.
Fonte: Il Mattino
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