l Mattino ha stilato il pagellone di fine anno, focalizzandosi sulla stagione di Luciano Spalletti: “Riporta il Napoli in Champions dopo due anni, scava un abisso tra sé e Allegri, Mourinho, Gasperini e Sarri, gli azzurri hanno momenti di calcio-champagne ma soprattutto vincono le partite quando l’emergenza è massiccia (Osimhen salta due mesi per l’operazione all’occhio dopo Inter-Napoli del 21 novembre) e ci sarebbero tanti alibi per cadere nel precipizio. Tutti sognano lo scudetto per merito della sue scelte, poi all’improvviso suona la mezzanotte ma la carrozza non torna a essere una zucca. La delusione con Empoli-Napoli (in generale 1 punti nelle tre gare della possibile svolta) fa riapparire gli stessi fantasmi di Napoli-Verona. In realtà è solo la prova che dietro le frenate azzurre c’è un gruppo che nel dna non ha la caratura mentale per fronteggiare certe sfide da quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Luciano Spalletti neppure è riuscito a far fare questo salto”.
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