Quasi un miliardo l’anno per tre anni e una crescita di almeno il cinque per centro l’anno. La Lega di serie A ha ratificato la cessione della parte principale dei diritti tv a Sky e a Rti e può fare i conti. Alla fine l’obiettivo dei mille milioni l’anno di proventi dai soli diritti tv per l’Italia del pallone è un traguardo realistico e possibile, un tesoro da ripartire tra le venti società di serie A che muovono le passioni degli italiani.
E la meraviglia è scoprirsi bravi e ricchi, ancora dietro alla Premier League inglese se si sommano anche i diritti per l’estero, ma enormemente davanti a tutti gli altri. Per Maurizio Beretta, presidente dimissionario della Lega di A, ma soprattutto quel manager esterno che il calcio italiano ha voluto tenacemente proprio per essere valorizzato al massimo, è il momento del legittimo orgoglio: «Un risultato molto significativo, le cifre dimostrano che la Lega di A è quella che incassa di più al mondo per la vendita dei diritti televisivi domestici».
La stima per il triennio che parte col prossimo campionato è di 829 milioni medi per anno già venduti e di un milione tondo con quello che resta da vendere. La Premier League incasserà in Inghilterra per le imprese del Manchester, Chelsea e soci solo 731 milioni. I 20 club inglesi arriveranno a dividersi 1.358 milioni di euro perché ne incassano ben 562 in giro per tutto il mondo. La serie A, invece, le imprese di Totti e Ibrahimovic, di Snejider e di Del Piero riesce a piazzarle fuori dai confini italiani confini per 90 milioni.
La soddisfazione per i numeri, nel calcio come in altri settori, mette tutti d’accordo. Il presidente del Napoli De Laurentiis che il primo settembre aveva lasciato la prima parte di questa stessa assemblea tuonando contro il pericolo di una svendita del calcio italiano, a Milano non è venuto. Il suo Napoli comunque ha votato compatto, con gli altri, per ratificare la vendita.
Particolare cura verrà posta dal nuovo advisor Silvà appositamente indicato per approntare la vendita dei diritti per l’estero. Insomma l Italia del pallone (che è pur sempre un pezzo di Paese) è in gran spolvero e vuole inanellare presto altri record.
La prima giornata di campionato di serie A, quella saltata per il mancato accordo tra Lega e Aic sul contratto collettivo dei calciatori, si recupererà mercoledì 21 dicembre. Lo ha deciso l’assemblea delle società di serie A. Il Napoli ospiterà il Genoa al San Paolo.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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