«Il basket è nel mio cuore, dai 12 a 14 anni ho giocato nella palestra dei Salesiani al Vomero e faccio il tifo per lo sport dei canestri. Qui si parla solo di calcio, ma Napoli storicamente non è solo “pallone”: abbiamo bacheche pieni di trofei in altri sport ed è importante tornare ai fasti di una volta. Dunque non posso che augurare le migliori fortune a questa società nata da zero».
Il sindaco-cestista, Luigi de Magistris, dichiara il suo amore per la palla spicchi e non sfigura nella foto di gruppo con la squadra azzurra nella Sala giunta di Palazzo San Giacomo, grazie ai suoi 185 centimetri di altezza.
L’intervento del primo cittadino, che ha ricevuto la maglia con il cognome e il n.1, è arrivato in chiusura della conferenza di presentazione della BpMed Napoli Basketball, la neonata società presieduta da Salvatore Calise che parteciperà al campionato di Divisione Nazionale A. Un sigillo, assieme a quello dell’assessore allo sport del Comune, Pina Tommasielli:
«Vogliamo collaborare con questo club per rilanciare il movimento. E ci impegneremo per restituire quanto prima al basket napoletano la sua casa, quel Mario Argento da troppi anni ridotto a uno scheletro. Non sarà facile, ma abbiamo molte idee allo studio».
Al Mario Argento e al Collana aveva accennato anche de Magistris:
«Nell’impiantistica sportiva la situazione è terribile, tra errori del passato e crisi attuali è finito tutto in sfacelo. Ma Collana e Argento vanno recuperati».
Seduto sulla sedia del sindaco, in attesa dell’arrivo di quello vero, Calise ha raccontato la sua emozione:
«Finalmente siamo vicini all’esordio, domenica al Palabarbuto alle 18 giochiamo la prima in casa contro Pavia: un sogno che si realizza. In pochi mesi abbiamo messo in piedi una delle più originali realtà della pallacanestro italiana. C’è tanto lavoro da fare, ma pensiamo di poter essere protagonisti. Di sicuro però avremo bisogno dell’aiuto dei tifosi. Capisco che sono delusi, ma senza di loro sarà dura: al Palasport si divertiranno».
Lo slogan della campagna abbonamenti non a caso è
«Cresciamo assieme, diventiamo grandi»
e nell’immagine pubblicitaria ci sono due bambini con il pallone da basket. Il consigliere federale, Gianni Del Franco, svela poi un retroscena:
«Dopo tre delusioni consecutive per il basket napoletano, il presidente della Fip, Dino Meneghin, mi ha detto tra il serio e il faceto: “Se Napoli fa un altro flop non ti far vedere più in Federazione”. Credo però che questa possa essere la volta giusta per la città, ma bisogna fare i passi giusti e consolidarsi, senza correre troppo».
Anche coach Maurizio Bartocci è pronto alla sfida:
«Sarà una stagione molto lunga: 34 partite contro squadre di ogni regione d’Italia. Serviranno energia e concentrazione. Il precampionato ci ha dato morale, abbiamo vinto molto nonostante gli infortuni, ma il lavoro da fare è tantissimo. La squadra costruita con il ds Antonio Ambrosino è nata da zero e abbiamo dovuto fare i conti con la diffidenza degli agenti verso la piazza napoletana. Punteremo sull’intensità difensiva, ma è evidente che bisogna sempre essere aggressivi in ogni parte del campo e per 40’».
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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